frutta verdura ingr-carni slid-pesci fiori
sulla funzione pubblica dei mercati alla luce della recente legge di stabilità
a cura di MARCO SIBANI

La legge di stabilità, strettamente collegata con la spending review, può causare il rapido collassamento del comparto dei mercati all’ingrosso e dei centri agroalimentari italiani.
E ciò a causa di molteplici motivi.
Innanzitutto la scarsa conoscenza, da parte delle istituzioni, delle importantissime funzioni che queste strutture continuano a svolgere.
E ciò, in verità, è da attribuirsi anche ai rappresentanti delle categorie rappresentative del comparto che, specie in questi ultimi anni, non sono riuscite a promuovere una “cultura” del settore oltre che ad evidenziare le molteplici attività di pubblico generale interesse che tale settore è chiamato a sviluppare. 


Non a caso tali strutture rientrano fra i servizi pubblici degli enti locali.
In secondo luogo la litigiosità che si è accentuata in questi ultimi anni fra le diverse componenti che operano nel comparto. Ciò è molto grave specie se si pensa che proprio la stretta collaborazione fra queste componenti (enti pubblici, imprese grossiste, direttori) ha determinato da prima l’emanazione della legge di finanziamento del Piano mercato (legge 41/86) e, successivamente, la sua applicazione che ha determinato il rinnovamento strutturale, organizzativo e funzionale del comparto.
Purtroppo negli ultimi anni si è verificato uno scollamento: da un lato il progressivo e rapido disinteresse da parte delle pubbliche istituzioni e, dall’altro lato, la progressiva emarginazione della figura del Direttore di mercato visto solo come “fastidioso impositore di normative”.
Resta comunque evidente la mancanza quasi assoluta di dati e di informazioni: non si conosce nemmeno il numero di mercati all’ingrosso e neppure la quantità di derrate da essi movimentate.
Tutto ciò fa comprendere che è mancata una “politica” dei mercati, ossia una linea direttrice che, a livello nazionale, motivi e dimostri la funzione pubblica o, quanto meno, le molteplici funzioni di pubblico generale interesse che queste strutture possono svolgere oggi e ancor più in futuro.
Questo anno 2015 ha visto l’avvio di una nuova stagione caratterizzata dalla volontà di pacificare il settore e, di conseguenza, sviluppare progressivi accordi di collaborazione fra le diverse componenti che lo caratterizzano.
E quindi la situazione pare essere favorevole per affrontare le gravi scadenze imposte dalla legge di stabilità e cominciare a tracciare linee per un progetto di sviluppo del comparto dei mercati e dei centri agroalimentari, progetto che, costruito e condiviso da tutte le componenti interessate, possa essere rapidamente presentato alle diverse istituzioni pubbliche competenti.
Da qui la proposta dell’ANDMI per l’organizzazione, in tempi ragionevolmente brevi e in stretta collaborazione, di un Convegno nazionale su un tema che potrebbe essere così identificato: “Mercati all’ingrosso e centri agroalimentari fra servizio pubblico e libero mercato”.
L’ANDMI invita fin da ora tutte le rappresentanze del settore a collaborare concretamente alla organizzazione di questo evento e si impegna fin da ora a avviare rapidamente un programma di consultazioni con tutti gli interessati.