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Mercati e logistica cittadina
a cura di MARCO SIBANI

La logistica è sempre stata alla base del corretto funzionamento dei mercati all’ingrosso. 
Ma in questi ultimi anni il ruolo della logistica si è sempre più perfezionato ed esteso individuando nei mercati all’ingrosso non solo la ormai storica piattaforma volta ad accentrare e ridistribuire le derrate di varie provenienze (vicine ma anche sempre più lontane), ma soprattutto la base avanzata per risolvere l’”ultimo miglio” necessario per l’approvvigionamento del centro urbano nel rispetto dell’ambiente.


A questo riguardo appare molto interessante lo studio riportato nel Quaderno INDIS-Unioncamere (in collaborazione con Uniontrasporti e Dintec), dal titolo Logistica commerciale e distribuzione delle merci nei mercati cittadini.
Dopo aver attentamente esaminato i canali di commercializzazione e distribuzione del settore agroalimentare, con particolare riferimento al comparto ortofrutticolo, lo studio si sofferma sulle infrastrutture di nodo (hub primari e secondari, porti e interporti) per affrontare il tema dei mercati all’ingrosso e la distribuzione urbana delle merci.
E’ questa un’occasione per riportare i numerosi esempi di City logistics e di Transit point funzionanti in Italia, in Europa e negli Stati Uniti.
Assai significativa l’esperienza del governo della città di Londra che ha sviluppato un progetto (low hub service) con due dei tre mercati all’ingrosso londinesi: il New Covent Garden e Borough; attraverso un servizio messo a disposizione degli operatori grossisti ortofrutticoli si tende a sostituire le consegne singole con consegne multi-drop tramite veicoli ecologici (elettrici o biodiesel) ai punti vendita alimentari, ristoranti, caffè, negozi.
Nel nostro paese un caso molto interessante è rappresentato da Parma, in attività fin dal 2008. Comune e Camera di commercio hanno promosso il progetto Ecologistics con l’organizzazione di uno specifico servizio di distribuzioni delle merci denominato Ecocity, gestito dal Centro Agroalimentare e di Logistica di Parma (CAL).
E’ interessante notare che, a fronte del forte legame esistente fra produttori e catene della distribuzione organizzata esistente nella UE (anche in forza della sua politica agricola), nei Paesi anglosassoni e negli USA si assiste invece ad una inversione di tendenza in quanto le pubbliche amministrazioni intendono mantenere forti infrastrutture di mercato con il compito principale di Transit point per i centri urbani.
In tale contesto è importante sottolineare che le Camere di commercio del nostro Paese - particolarmente impegnate anche in questo strategico e delicato settore - propongono alle Amministrazioni comunali (laddove esistono rilevanti strutture mercatali all’ingrosso) di avviare comuni progetti volti a coinvolgere le categorie interessate, al fine di ridisegnare la logistica cittadina relativa al trasporto delle merci per migliorare la distribuzione “ultimo miglio” e rendere, di conseguenza, più vivibile le città.