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Pietro Cernigliaro, Presidente ANDMI

In Italia, i Mercati ortofrutticoli all’ingrosso pur rappresentando un importante player nel settore agroalimentare ed un affidabile main contractor nel comparto dei servizi e delle infrastrutture, stanno vivendo un trend negativo. Molteplici sono le cause di tale situazione, una fra tutte, il forte dinamismo della Distribuzione Moderna che oggi rappresenta oltre il 62% delle vendite al dettaglio nel comparto produttivo e commerciale dell’ortofrutta.

Nel Nostro Paese in 10 anni (2007 - 2017) il canale tradizionale è passato dal 50% della quota al 37% il che significa, in quantità, da 4,18 milioni di tonnellate a 2,97 milioni di ton. In Germania dai mercati transita    l'11% dei volumi di ortofrutta, in Gran Bretagna il 15%, nei Paesi Bassi il 20%, in Spagna il 28%, in  Francia il 31% (Scalise, Fresh Plaza 18 sett 2018).

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Alfred Frei, Responsabile ANDMI Rapporti internazionali

Il numero 20 della nostra newsletter si presenta monotematico in quanto si limita a presentare l’Osservatorio MAA 4.0 che ha come scopo principale quello di mettere in moto un processo riformatore per i Mercati all’ingrosso medio–grandi, condizione questa indispensabile per garantire la loro sopravvivenza dopo un’analisi “spietata” della loro ragion d’essere.

Il nostro Presidente riassume nel suo editoriale i principali motivi che hanno portato l’ANDMI a dare vita al progetto dell’Osservatorio, dopo una fase di approfondito esame - attraverso convegni, workshop e seminari di grande valore scientifico (Bolzano, Parma, Bologna) - delle reali condizioni nelle quali vivono o “vegetano” numerosi strutture mercantili nel nostro paese.

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Prof. Daniele Senzani, Presidente Dr. Pietro Cernigliaro,  Ing. Antonello Fontanili

Si sono riuniti a Bologna, presso la sede di Unioncamere Regione Emilia Romagna, i Presidenti e i Direttori in rappresentanza di una ventina di mercati agroalimentari all’ingrosso per decidere l’istituzione di uno specifico Osservatorio per stimolare l’innovazione tecnologica del comparto, monitorandone lo sviluppo,

La relazione introduttiva del Presidente Pietro Cernigliaro dell’ANDMI (Associazione Nazionale Direttori Mercati all’Ingrosso) ha messo in evidenza la situazione di criticità del comparto a causa della forte competitività esercitata dalla DM e per la rapida evoluzione del sistema distributivo. Aspetti questi che sono stati affrontati e discussi nei due precedenti eventi di Bolzano (novembre 2018) e di Parma (marzo 2019).

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Antonello Fontanili
, Direttore Uniontrasporti

La scarsa conoscenza e considerazione che si ha - nel nostro Paese - del comparto dei mercati all’ingrosso, anche a livello politico, e l’urgente necessità di innovare questo comparto al fine di consentirne un ulteriore sviluppo nel futuro, hanno suggerito la istituzione di un Osservatorio specifico avente il compito di raccogliere e diffondere le conoscenze del comparto ed essere uno strumento di monitoraggio della policy e della governance dei mercati.

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Frank Willhausen, Consulente GFI Unione Mercati Tedeschi

Anche in Germania, i mercati all'ingrosso come piattaforme commerciali e logistiche urbane sono al centro della catena di valore dei prodotti freschi. Nel sistema distributivo alimentare i Mercati all’ingrosso partecipano con il 32% per frutta e verdura, 14% per fiori e piante e 5% per pesce e carne.

I mercati all'ingrosso tedeschi si possono considerare ognuno per se e quindi nella loro particolarietà come unici. Eppure valgono per tutte le stesse sfide, comprese anche la sottovalutazione dell’importanza economica, sociale, culturale e nutrizionale dei mercati all'ingrosso.

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Prof. Daniele Senzani, Università di Bologna

Qual è, a suo avviso, la situazione giuridica dei mercati agro-alimentari all'ingrosso dopo la riforma delle società partecipate?

Il tema della partecipazione degli enti pubblici nelle società di gestione dei mercati agro-alimentari richiede una riflessione particolarmente attenta, soprattutto alla luce dei criteri di razionalizzazione previsti dal d.lgs. 175/2016 (“Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”). Come noto la norma impone, tra i tanti obblighi, una valutazione periodica del mantenimento delle partecipazioni societarie che, in caso negativo, può condurre anche alla loro dismissione. Alcuni dei criteri previsti, a tal fine, dal legislatore riguardano direttamente la dimensione e la sostenibilità economica delle società partecipate.

Certamente l’entrata in vigore della riforma delle società partecipate ha ulteriormente evidenziato una serie di problemi che dovrebbero essere affrontati senza ulteriori ritardi. Per questo, è necessario porre al centro del discorso il tema della natura dei mercati agro-alimentari e delle finalità che tali strutture sono chiamate a perseguire. Ciò, naturalmente, non significa ignorare le esigenze di equilibrio economico-finanziario che, oggi, si pongono alla base di qualsiasi attività economica seppur sottoposta ad un regime pubblicistico.

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Paolo De Castro
, Coordinatore S&D della Commissione Agricoltura al Parlamento  europeo

I mercati agroalimentari all’ingrosso in Europa rappresentano ancora il cuore pulsante di molte transazioni commerciali e distributive di prodotti, soprattutto freschi, come ortofrutta, carni, prodotti ittici.

In Italia il canale tradizionale rappresenta ancora il 37%, in Francia il 31%, in Spagna il 28%, in Gran Bretagna il 15% e in Germania l’11%.

Ma a fronte di un sistema europeo all’avanguardia, che registra la presenza di poche maxi-strutture (come il centro agroalimentare di Rungis, alle porte di Parigi, che da solo fattura quasi 9 miliardi l’anno, grazie anche alla partecipazione di importanti soggetti privati che investono sulla loro crescita e innovazione), il nostro Paese conta ancora oltre 140 mercati, di cui il 70% di piccole dimensioni e a gestione diretta comunale che stentano a tenere il passo con i tempi e l’evoluzione del commercio.

Il S.O.M.A.A.C. (Sindacato Operatori Mercato Agro Alimentare Catania) è un’associazione di commissionari e commercianti operanti all’interno del mercato ortofrutticolo all’ingrosso (MAAS) di Catania, istituita nel 1979 e che raggruppa ben 52 delle 65 aziende del Mercato Ortofrutticolo.

Il Presidente del sindacato è un operatore ortofrutticolo, Giuseppe Antonio La Spina, il Segretario è Marco Cernizza mentre gli altri organi sono costituiti dal consiglio direttivo e dal collegio sindacale.

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Il Presidente Giuseppe Antonio La Spina (a destra) e il Segretario  Marco Carnizza (a sinistra)

Isolcell: l’innovazione che contrasta il deterioramento degli alimenti dovuto all’etilene, un ormone che accelera la maturazione.

L’azienda familiare Isolcell, con sede a Bolzano, progetta e produce da ormai più di sessant’anni, impianti per il mantenimento ed il prolungamento della shelf-life di prodotti ortofrutticoli freschi. Grazie alla continua ricerca e sviluppo di nuovi progetti non solo gli impianti sono stati costantemente migliorati ma sono stati sviluppati sistemi di conservazione completamente nuovi. Un obiettivo ambizioso è la riduzione del deterioramento (il cosiddetto “spreco alimentare”) e il prolungamento della shelf-life dei prodotti freschi durante la catena di distribuzione con l’impiego di tecnologie avanzate che permettono di contrastare la contaminazione degli alimenti da elementi nocivi, come ad esempio l’etilene.

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A cura del  Direttore

 

Dopo sei anni di aumento costante di Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps), la spesa per Aps in Italia è diminuita in modo significativo nel 2018. L’anno scorso l’Italia ha infatti erogato un totale di circa 4,2 miliardi di euro (dati preliminari Ocse Dac), con una riduzione del 21,3% in termini reali rispetto al 2017.

Tale ammontare rappresenta lo 0,24% del reddito nazionale lordo, a fronte di un valore dello 0,3% del 2017, cioè la percentuale che l’Italia si era impegnata con l’Onu a raggiungere nel 2020.