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Alfred Frei, Responsabile ANDMI Rapporti internazionali

Il numero 20 della nostra newsletter si presenta monotematico in quanto si limita a presentare l’Osservatorio MAA 4.0 che ha come scopo principale quello di mettere in moto un processo riformatore per i Mercati all’ingrosso medio–grandi, condizione questa indispensabile per garantire la loro sopravvivenza dopo un’analisi “spietata” della loro ragion d’essere.

Il nostro Presidente riassume nel suo editoriale i principali motivi che hanno portato l’ANDMI a dare vita al progetto dell’Osservatorio, dopo una fase di approfondito esame - attraverso convegni, workshop e seminari di grande valore scientifico (Bolzano, Parma, Bologna) - delle reali condizioni nelle quali vivono o “vegetano” numerosi strutture mercantili nel nostro paese.

Il prof. Senzani dell’Università di Bologna, l’ing. Fontanili Direttore Uniontrasporti, l’On. De Castro Coordinatore S&D della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo  e il Dr Willhausen di GFI (Unione Mercati ingrosso Germania), affrontano, nei loro qualificati interventi, i diversi aspetti che contraddistinguono il ruolo e le funzioni dei Mercati agroalimentari in un panorama allargato a livello europeo. Infine il parere di un importante organismo sindacale, il SOMAAC degli operatori del MAAS di Catania, completa questa prima panoramica a sostegno della sollecita realizzazione dell’Osservatorio.

La strategia complessiva che accompagna il procedere della realizzazione del progetto si può riassumere in 4 fasi:

- la necessaria valutazione giuridica della gestione dei Mercati dopo la riforma Madia, in collegamento con l’analisi di alcuni aspetti importanti come la produzione di valore e la valorizzazione patrimoniale delle strutture da riformare;

- la verifica tecnica, attuativa delle varie rilevazioni nei mercati in stretta connessione con la individuazione dei necessari interventi gestionali, strutturali ed innovativi;

- l’essenziale coinvolgimento degli attori dei Mercati, Enti gestori, operatori economici e di servizi con la connessa ricerca di consenso intorno agli obiettivi dell’Osservatorio;

- la ricerca della indispensabile volontà politica come premessa per la messa in moto del processo riformatore.

Deve rimanere comunque fermo e accertato che alla base della nostra iniziativa, oltre ad acquisire informazioni “oggettive” idonee a produrre servizi di interesse generali, (inclusa la realizzazione e la gestione delle reti e degli impianti ad essi funzionali) esiste il convincimento di perseguire con l’istituzione dell’Osservatorio precise finalità di interesse pubblico.

Un appello particolare in questo senso va a tutti gli stakeholders, pubblici e privati, di sviluppare insieme un percorso condiviso, superando così vecchie contrapposizioni e incomprensioni, che tanto hanno frenato ogni sincera volontà di realizzare un progetto veramente innovativo.