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04 01
Lucio Lucchin, Università di Padova

Il mondo è in rapida evoluzione; troppo rapida. Pur essendo una percezione condivisa, sono però ancora troppo pochi coloro che si concentrano sulle strategie necessarie per fronteggiare il futuro. La ragione va ricercata in parte nell’innata pigrizia del nostro cervello che paradossalmente ci porta sempre più a delegare e aumentare il nostro livello d’ignoranza e, in parte, per la confusione causata da una comunicazione invasiva e caotica che distrae da quesiti fondamentali quali. Torna in auge la maieutica socratica in cui l’attenzione maggiore è indirizzata alle domande, piuttosto che alle risposte.

  1. Il nostro mondo è sempre più complicato o è complesso?
  2. La sensibilità e le esigenze dei consumatori vanno nella direzione del mercato?
  3. Prima la salute o la soddisfazione dei sensi?
  4. Quali i limiti dell’epidemiologia nutrizionale?
  5. Abbiamo chiaro il significato di termini quali: naturale, sano, qualità di un cibo?
  6. Siamo in grado d’identificare le reali priorità su cui intervenire?
  7. Vogliamo alimentarci o nutrirci?
  8. Per la sostenibilità meglio il controllo degli sprechi o del comportamento alimentare?
  9. Quanto sono una garanzia i marchi di qualità?
  10. Quale equilibrio tra comunicazione e marketing?

L’intervento cercherà sinteticamente di dare una risposta a questi quesiti ed ha l’auspicio di voler contribuire ad una maggiore chiarezza e consapevolezza sulle emergenze nutrizionali alle porte e, si auspica, a stimolare la ricerca di strategie condivise.