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09 01
Frank Willhausen, GFI Unione Mercati Tedeschi

Nonostante la continua immensa pressione concorrenziale nel commercio di prodotti freschi, i mercati all'ingrosso tedeschi orientati all'importazione rimangono il piccolo e medio contrappunto agli oligopoli delle catene alimentari. A beneficio dei consumatori, circa 2.700 aziende del mercato - produttori, grossisti, importatori, aziende di produzione - incontrano circa 55.000 acquirenti dei mercati rionali , del commercio specializzato, dei grandi consumatori come mense, ospedali, case di cura, scuole e asili nido, come canale HoReCa (alberghi, ristoranti, catering) . Il volume dei prodotti trattati è di 800.000 tonnellate per un valore complessivo di circa 10,8 miliardi di euro all'anno.

Oltre a questo ruolo economico, i mercati all'ingrosso hanno una insostituibile valenza sociale, culturale, ecologica e nutrizionale. Sono i cardini di catene di valore diversificate di medie dimensioni, quindi una parte importante del nostro sistema alimentare e della collegata sovranità regionale.

Il nuovo mercato all'ingrosso di Monaco (entro il 2030) inaugurerà la quarta generazione di mercati all'ingrosso in Germania. In futuro, i mercati all'ingrosso si svilupperanno da centri di contrattazione in hub alimentari: "Commercio, logistica e competenza per una vita sana ed ecologica in città" caratterizzano il nuovo modello strutturale e aziendale. 

Questo è l'unico modo in cui possono soddisfare i punti qualificanti di un mercato all'ingrosso moderno e sostenibile e garantire a loro i necessari vantaggi competitivi. I requisiti sono: strutture libere di approvvigionamento e vendita nella piattaforma mercato all'ingrosso; il facile accesso al mercato per le start-up delle nuove aziende nel settore alimentare; la promozione dei circuiti economici regionali; gli effetti di cluster/sinergia degli affari domestici; la varietà, l'eterogeneità, la competenza e la flessibilità degli operatori economici, dei produttori e dei prestatori di servizi; la freschezza, la varietà e la qualità dei prodotti.

In Germania i mercati all'ingrosso non sono in concorrenza diretta tra loro. Questo ci aiuta nell'associazione GFI German Fresh Markets e.V. nel lavoro comune costruttivo e cooperativo a beneficio dell'intero settore. In tal modo, non facciamo distinzioni tra mercati grandi e piccoli, poiché beneficiano tutti in egual modo l'uno dell'altro. Tuttavia, rimane accertato che i mercatiall'ingrosso devono lavorare economicamente perché occupano grandi aree urbane di alta qualificazione e molto ambite. Pertanto, una comprensione condivisa della politica e dell'amministrazione cittadina per la necessità dei mercati all'ingrosso è esistenziale. Una distinzione dei mercati basata sul criterio della loro dimensione persegue finalità di potere politico e di separazione nel caso in cui si vuole negare che anche i mercati minori abbiano il loro diritto di esistere.

Guidata dall'obiettivo principale "Wholesale Market 2030", il comparto "Wholesale Markets" dell’Unione dei Mercati della Germania – GFI - lavora con due priorità strategiche.

• Esterno: SICUREZZA DEL SITO E COMUNICAZIONE

Dimensione obiettivo: mercati all'ingrosso come piattaforma commerciale e logistica urbana per una vita sana in città.

Ambiti di lavoro: comunicazione, rilevanza e visibilità dei mercati.

Temi come: reti di comunicazione, lobbying e lavoro sui media, campagne congiunte come "Vitamin G" e LYLM > Ama il tuo mercato rionale, partecipazione a fiere Fruit Logistica e fiere gastronomiche

• Interno: SVILUPPO DEL SITO E BEST PRACTICE DI SCAMBIO

Dimensione obiettivo: mercati all'ingrosso come centri di alimenti freschi sostenibili per attori competitivi

Campi di lavoro: gestione strategica e operativa dei mercati all'ingrosso.

Argomenti ad esempio: pressione sulle aree; Sviluppo della logistica urbana (hub); ultimo miglio e raggruppamento del traffico di consegna; sviluppo commerciale; freschezza e conservabilità nelle fasi di prefabbricazione; innovazioni; Energia; Sostenibilità; piattaforma di trading online; misure infrastrutturali

RAHMENBEDINGUNGEN FÜR INNOVATIVE ERNEUERUNGEN IN DEN DEUTSCHEN GROSSMÄRKTEN

Frank Willhausen

Trotz des weiterhin immensen Wettbewerbsdrucks beim Handel mit Frischeprodukten bleiben die importorientierten deutschen Großmärkte der klein- und mittelständische Kontrapunkt zu den Oligopolen der Lebensmittelketten. Zum Wohle der Verbraucher treffen hier rund 2.700 Marktfirmen - Erzeuger, Großhändler, Importeure, Produktionsbetriebe - auf rund 55.000 Einkäufer aus Wochenmarkthandel, Fachhandel, Großverbraucher wie Kantinen, Krankenhäuser, Pflegeheime, Schulen und Kitas sowie dem HoReCa-Kanal (Hotels, Restaurants, Catering). Der Warenumschlag beträgt 800.000 t im Wert von insgesamt rund 10,8 Milliarden € jährlich.

Zusätzlich zu dieser ökonomischen Rolle haben Großmärkte eine unverzichtbare soziale, kulturelle, ökologische und ernährungspolitische Bedeutung. Sie sind Grundpfeiler mittelständischer, diversifizierter Wertschöpfungsketten und somit ein wichtiger Bestandteil unseres Ernährungssystems und unserer regionalen Ernährungssouveränität.

Der neue Großmarkt in München (ca. 2030) wird die 4. Generation von Großmärkten in Deutschland einläuten. Zukünftig entwickeln sich Großmärkte vom Umschlagplatz zu Food-Hubs: “Handel, Logistik und Kompetenz für gesundes, grünes Leben in der Stadt” kennzeichnet das neue Geschäftsmodell. Nur so können sie die Anforderungen an einen modernen zukunftsfähigen Großmarkt erfüllen und ihre Wettbewerbsvorteile sichern. Diese Stärken sind: die freien Beschaffungs- und Absatzstrukturen der Plattform Großmarkt; der leichte Marktzugang für Start-ups der Ernährungswirtschaft; die Förderung regionaler Wirtschaftskreisläufe; die Cluster-/Synergieeffekte des Binnengeschäftes; die Vielfalt, Heterogenität, Kompetenz und Flexibilität der Händler, Erzeuger, Manufakturen und Dienstleister; die Frische, Vielfalt und Qualität der Produkte.

In Deutschland stehen die Großmärkte nicht in direkter Konkurrenz zueinander. Dies hilft uns im Verband GFI Deutsche Frischemärkte e.V. bei der konstruktiven und kooperativen Gemeinschaftsarbeit zum Wohle der gesamten Branche. Wir machen dabei keine Unterschiede zwischen großen und kleinen Märkten, da alle gleichermaßen voneinander profitieren. Gleichwohl gilt überall, dass Großmärkte wirtschaftlich arbeiten müssen, da sie hochwertige, begehrte innerstädtische Großflächen belegen. Deshalb ist ein qualifiziertes Verständnis von Politik und Stadtverwaltung für die Notwendigkeit von Großmärkten existenziell.

Achtung Alfred . entscheide du hier, ob dieser Satz rein soll:

Eine Unterscheidung nach dem Kriterium Größe verfolgt für den Fall, dass auch kleinere Märkte ihre Existenzberechtigung haben, machtpolitische und separatistische Ziele. Insofern können wir die aktuelle Diskussion in Italien nicht nachvollziehen.

Geleitet vom Hauptziel „Großmarkt 2030“ arbeitet bei GFI der Geschäftsbereich „Großmärkte§ mit zwei strategischen Schwerpunkten.

  • Extern: STANDORTSICHERUNG UND KOMMUNIKATION
    Zieldimension: Großmärkte als urbane Handels- und Logistikplattform für gesundes Leben in der Stadt
    Arbeitsfelder: Kommunikation, Relevanz und Sichtbarkeit der Märkte.
    Themen zB: Kommunikationsnetzwerke, Lobby- und Medienarbeit, gemeinsame Kampagnen wie ‘Vitamin G’ und LYLM Love your local market, Messeteilnahmen Fruit Logistica und Gastromessen

  • Intern: STANDORTENTWICKLUNG UND AUSTAUSCH BEST PRACTICES
    Zieldimension: Großmärkte als zukunftsfähiges Frischezentrum für wettbewerbsfähige Player
    Arbeitsfelder: strategische und operatives Management von Großmärkten.
    Themen zB: Druck auf Areale; Entwicklung City Logistik (Hubs); letzte Meile und Bündelung Lieferverkehre; Entwicklung des Handels; Frische und Haltbarkeit in Vorfertigungsstufen; Innovationen; Energie; Nachhaltigkeit; Online-Handelsplattform; Infrastrukturmaßnahmen