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Tre nuove manifestazioni fieristiche per l’ortofrutta in Italia nel 2015 
a cura di VALTER VANNUCCI Direttore Centro Agroalimentare di Rimini

Il 2015 sarà ricordato come l’anno in cui si sono moltiplicate le manifestazioni fieristiche tese a sostenere e  promuovere il made in Italy dell’ortofrutta, creando una vetrina per gli scambi commerciali con l’estero e offrire una esposizione agli operatori della filiera  . 
Da trent’anni il MACFRUT era il riferimento fieristico nazionale del comparto, ed ora invece avremo anche il FRUIT GOURMET EXPO di Verona (5-7 maggio), il FRUIT INNOVATION a Milano (20-22 maggio) all’interno dell’EXPO (1 maggio-31 ottobre) l’esposizione universale sul tema “Nutrire il pianeta -  energia per la vita” .
Il Macfrut in ordine cronologico arriverà per ultimo (23-25 settembre) presso i padiglioni Fieristici di Rimini.


Pertanto una bella scorpacciata di eventi e di occasioni che in parte si sovrapporranno ed in parte invece potranno rappresentare occasioni uniche ed originali .  
Certo, perché il problema principale sarà quello di decidere a quale delle manifestazioni partecipare! Le imprese infatti dovranno affrontare il dilemma di dove dirigere le proprie forze commerciali, dove invitare i propri Clienti, quali strumenti di marketing utilizzare  e di quale budget disporre per il 2015 .
Che vi fosse bisogno di cambiare passo e rinnovare la decennale manifestazione cesenate era oramai opinione condivisa da molti, ma che si arrivasse in un sol colpo ad una offerta così ricca ed articolata nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Forse l’EXPO ha dato il via a tali iniziative? Forse la crisi dei consumi interni? O forse ancora la necessità di tornare a far crescere l’export per un Paese che produce circa tre volte quello che consuma?  
Non lo sapremo mai, ma certamente un po’ tutte queste assieme, sono le ragioni che gli organizzatori delle singole manifestazioni hanno fatto proprie per promuovere le loro iniziative. Certo, perché considerando che anche il più datato Macfrut si presenta con delle novità assolute che lo stravolgono migliorandolo radicalmente rispetto al passato, siamo di fronte a tre nuovi fenomeni espositivi e dobbiamo confrontarci – almeno in questo momento - con le “dichiarazioni ” delle presentazioni ufficiali e con le cronache apparse sulla stampa. Solo a posteriori, quando le avremo frequentate, potremo esprimere valutazioni sul successo di ciascuna di queste tre manifestazioni.
Andiamo per gradi .

Il Macfrut (Rimini, 23-25 settembre) si presenta decisamente rinnovato rispetto al passato: ha cambiato location (passando da Pievesistina alla più moderna ed attrezzata Fiera di Rimini), ma soprattutto ha rinnovato i propri vertici, le idee e la strategia.  Il Macfrut è stato presentato a Roma presso il Ministero dell’Agricoltura presenti il Ministro Martina, il prof. Della Casa, Carlo Marini di Unicredit, il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, ed alcuni esponenti diplomatici dei Paesi dell’Africa sub Sahariana .
Prima di tutto internazionalizzazioneinnovazione e nuovi segmenti della filiera.

  • Unicredit come sponsor è la grande novità: un qualificato business partner per favorire lo sviluppo commerciale con gli operatori di alcuni Paesi (specialmente dell’Est europeo) dove Unicredit ha una forte presenza capillare e assisterà le imprese della filiera ortofrutticola con una serie si strumenti bancari dedicati. Inoltre organizzerà alcuni “road show” per promuovere il Macfrut e favorire la partecipazione degli operatori esteri di questi Paesi. Gli sforzi si concentreranno su due aree strategiche: l’Est europeo e i Paesi del Mediterraneo. Non va infatti dimenticato che tra le aree storiche del Macfrut i Paesi nord africani e quelli dell’America latina rappresentano da sempre interlocutori particolarmente affezionati alla manifestazione.

L’obiettivo comune è quello di portare oltre 400 nuovi buyer da tutto il mondo.

  • Aprire alle aziende agricole che fanno dell’innovazione il proprio punto di forza: Macfrut vuole offrire l’opportunità per presentarsi, confrontarsi e creare nuovi contatti. Per favorire la loro partecipazione saranno disponibili oltre 100 bus navetta in partenza dalle principali aree a vocazione produttiva.
  • Nuovi settori della filiera come il vivaismo, le novità varietali, le colture protette, il sementiero, irrigazione e meccanizzazione, commercio e distribuzione, logistica, frutta secca, ecc.: si vuole pertanto arricchire la manifestazione con la presenza degli operatori che offrono servizi complementari al comparto dell’ortofrutta.   

Infine Macrut organizzerà (nel solco della decennale tradizione convegnistica) alcuni  workshop ed un Forum dedicato ai temi di attualità ed altre occasioni di aggiornamento professionale; infine saranno proposti percorsi guidati alla scoperta delle eccellenze locali in campo produttivo, logistico e nella lavorazione, per poter apprezzare i prodotti tipici dell’entroterra romagnolo. 

FRUIT GOURMET EXPO (Verona, 5-7 maggio): una idea innovativa che nasce da Veronafiere l’ente fieristico che in Italia detiene la leadership nell’organizzazione delle principali manifestazioni internazionali, in collaborazione con NCX Drahorad (agenzia di servizi per lo sviluppo commerciale e marketing delle aziende dell’agroalimentare). Gli organizzatori si propongono di fare dialogare produzione, distribuzione e ristorazione, ponendo particolare attenzione al format che vuole valorizzare in chiave gourmet l’ortofrutta di qualità (le eccellenze in particolare) con la cucina d’autore. Quindi puntare sull’ortofrutta come eccellenza alimentare e non più come commodity, ma come “ingrediente” centrale della ricettazione capace di esaltare i sapori dei piatti della nostra tradizione. Fare ripartire i consumi con queste leve: la ristorazione, la qualità, il sapere degli chef .
Frutta e verdura per troppo tempo sono stati visti solo come alimenti in termini salutistici e nutrizionali, rischiando di essere percepiti dal consumatore alla stregua di un “farmaco o di un medicinale” che fa bene alla salute ! Certo, nessuno lo nega, ma la potenzialità da sviluppare e da riscoprire sta nella centralità delle preparazioni poiché ortaggi e frutta sono in grado di valorizzare le ricette e veicolare il “sapore. Solo il gusto associato alla qualità potrà contribuire a rilanciare i consumi . 
Consumi domestici ma anche consumi “fuori casa”: per questo gli occhi della manifestazione sono puntati al canale Horeca, alle scuole di cucina, alle società di catering, alla piccola e media distribuzione, ai grossisti specializzati, ai professionisti del food service, ma anche agli enti di promozione e ai Consorzi di  tutela, agli enti territoriali.
La manifestazione è stata presentata ai primi di dicembre presso la sede del “Il Sole 24 ore” in occasione dell’annuale presentazione del Rapporto di Mark Up Frutta e verdura, in collaborazione con Italfruit News, e con il patrocinio del Ministero della politiche agricole, con interventi del Prof. Della Casa, Francesco Pugliese di Conad e lo chef Francesco Ferrero. Si tratta di un evento fieristico internazionale pensato per rilanciare i consumi percorrendo i temi e la comunicazione del gusto; è un progetto fieristico non concorrenziale con altri già esistenti in Italia, ma che, sulla scia del felice cammino evolutivo intrapreso da Veronafiere con il Vinitaly, si propone di valorizzare il settore ortofrutticolo  attraverso la strada dei sapori e della qualità. Obiettivo della manifestazione: posizionare l’Italia come piattaforma distributiva per l’internazionalizzazione del settore ortofrutticolo di qualità, creare nuove opportunità commerciali per i  canali della Grande distribuzione mondiale e del canale Horeca . 
L’evento si dividerà in quattro aree principali :

  • Un’area B2B per facilitare l’incontro tra domanda e offerta specialmente per le piccole e medie imprese che necessitano di maggiore sostegno e promozione nell’approccio al mercato e all’export;
  • una parte espositiva dedicata alla più  tradizionale esposizione degli operatori (nazionali ed internazionali) del settore di ortofrutta, ma anche con un focus sui macchinari per la lavorazione e trasformazione;
  • una area di contenuto educational con workshop formativi tenuti da esperti ;
  • una area sperimentale gourmet dedicata alle degustazioni e allo show cooking .

FRUIT INNOVATION (Milano , 20-22 maggio). Mercoledì 15 ottobre, si è svolta a Madrid presso l’Ambasciata Italiana, la prima presentazione ufficiale di Fruit Innovation, la nuova iniziativa internazionale organizzata da Fiera Milano e Ipack-Ima, con il supporto di ICE e promossa da Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative Fedagri, Federmercati, Fruitimprese, UNAPROA.   Fruit Innovation terrà la sua prima edizione presso la Fiera di Milano in concomitanza con l’EXPO (a 300 metri dai padiglioni dell’EXPO) e in sinergia con altre 5 manifestazioni fieristiche su tecnologie di processing, sul packaging e sulla logistica (Ipac-Ima, Intra Logistica, Converflex, Dairytech e Meat-Teach): un contesto davvero unico !
I promotori di Fruit Innovation intendono così proporre una fiera annuale su innovazione, qualità, tecnologie e servizi collegati, per competere con le più importanti fiere a livello mondiale ed offrire ai nostri operatori la “nuova fiera italiana della filiera ortofrutticola”, unica all’altezza delle potenzialità e dei primati del settore ortofrutticolo: nessuno più di Milano può garantire infatti le condizioni per una grande vetrina dell’ortofrutta italiana e l’importante palcoscenico che il nostro settore merita. 
La presenza in contemporanea di altre 5 fiere in sinergia tra di loro, rappresenta, per la completezza espositiva e lo straordinario potenziale, un importante valore aggiunto per le aziende in grado di attirare espositori e visitatori da tutte le parti del mondo come nessuna altra fiera in Italia. Ma soprattutto la concomitanza con l’EXPO (maggio-ottobre 2015, l’Esposizione mondiale sull’alimentazione - Nutrire il pianeta, energia per la vita) assicurerà massima attrazione a livello mondiale e visibilità alla tradizione, creatività e innovazione nel settore alimentazione  sulla base dei nuovi scenari mondiali .
Infine il programma promozionale per l’internazionalizzazione e il piano di comunicazione dell’evento, tesi ad ottenere il coinvolgimento di buyers selezionati da oltre 20 paesi di diversi continenti, potranno beneficiare anche del pieno supporto dell’ICE e della collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico .
Insomma pare che vi siano tutti gli ingredienti per un grande evento di livello internazionale come mai si era visto in Italia!
La fiera sarà suddivisa in tre aree principali:

  • area prodotti
  • area tecnologie
  • area servizi

Completerà infine un innovation corner, sede permanente di presentazione dei casi virtuosi di innovazione, mentre la convegnistica sarà concentrata su pochi eventi, focalizzando le logiche dei punti di vendita e i modelli di internazionalizzazione .

Sintesi.
Quindi tre eventi fieristici. Da più parti si invocava la fiera nazionale italiana dell’ortofrutta per confrontarci con i nostri principali paesi competitors e per aprire una finestra attraverso la quale il mondo intero potesse vedere ciò che l’Italia ha da offrire in termini di prodotti ortofrutticoli e servizi .
Il 2015 sarà invece l’anno in cui gli operatori avranno una opportunità senza precedenti ! Tre fiere nazionali!  Ma serviranno davvero tre eventi?  Quale è il soggetto più adeguato per progettare, gestire e promuovere una fiera dal respiro internazionale? Le tre fiere puntano allo stesso target oppure offrono diverse opportunità in termini di business?  Aiuteranno davvero l’Italia ad esportare di più nel mondo e a rafforzare la posizione competitiva internazionale? Quali saranno gli elementi che differenziano sostanzialmente le tre offerte fieristiche? e che quindi possono fare la differenza?
Per trent’anni abbiamo utilizzato il solo Macfrut come occasione di incontro, di aggiornamento professionale, per cercare di cogliere le tendenze dei mercati: oggi volendo fare un salto di qualità siamo addirittura stravolti dal numero delle “offerte fieristiche” che sono triplicate. 

I conti si faranno alla fine: per ora resta il dato della realtà, una bella opportunità da cogliere, una serie di domande inquietanti da porci alla quali forse non avevamo mai pensato