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a cura di MAURO OTTAVIANO
Direttore Operativo CAR Roma

L’Italia è uno dei Paesi europei in cui vi è una forte tradizione di presenza di mercati rionali nelle grandi città ma anche nei comuni più piccoli.

L’offerta dei prodotti è variegata ma è particolarmente significativa nel settore agroalimentare e all’interno di questo è importante il segmento ortofrutticolo.
Oggi il sistema dei mercati rionali è gestito dai Comuni mentre in futuro sarebbe più efficiente ricondurli nel sistema dei mercati e dei centri agroalimentari sviluppandone tutte le potenzialità in essi contenute e per rilanciare un patrimonio economico, sociale e culturale del nostro Paese.


La rete dei mercati è attualmente articolata in mercati all’aperto, coperti, in sede impropria e in plateatici attrezzati. Sicuramente i mercati coperti e in sede fissa sarebbe utile che rientrassero nella gestione del sistema dei mercati e dei centri agroalimentari.
Tale proposta scaturisce anche dal fatto che le tipologie presenti nei banchi dei mercati rionali per più del 70% sono riconducibili alle merceologie tipiche presenti nel sistema dei mercati e dei centri agroalimentari e cioè ortofrutta, carne, pesce e fiori.
Rapportato ad altri canali di vendita (grande e media distribuzione, negozi ecc.) il mercato rionale rappresenta ancora un importante dato di penetrazione media nel mercato nazionale del sistema distributivo e sicuramente adeguati processi di ristrutturazione, riconversione e innovazione che potrà sicuramente aumentare.
Ma tale penetrazione è comunque a rischio di perdita di fette di mercato; infatti si registrano da tempo importanti difficoltà nel mantenere quote di distribuzione, le vendite diminuiscono, i mercati si riducono e mentre prima degli anni ’90 circa il 70/80 % dei consumi alimentari passava per i mercati rionali oggi tale percentuale è scesa a circa il 30/35 %.
Il sistema ha bisogno di una profonda innovazione e riorganizzazione cambiandone il ruolo e la funzione, rendendolo più competitivo con gli altri segmenti distributivi.
Nei mercati rionali manca un posizionamento univoco, una riconoscibilità agli occhi del consumatore, una adeguata offerta di servizi e infine manca una adeguata logistica di rifornimento, di distribuzione e di vendita.
Il know how sviluppatosi nella gestione dei mercati all’ingrosso e nei centri agroalimentari può dare un contributo importante alla razionalizzazione della rete dei mercati rionali.
Si può creare una rete efficiente e ben organizzata di mercati rionali ( retail  markets ), chiudere alcune location prive di appeal commerciale, ristrutturarne altre dotandole di adeguati servizi ai consumatori.
I mercati e i centri agroalimentari potrebbero costituire un adeguato supporto logistico ottimizzando una parte del processo distributivo ma sicuramente fondamentale nella catena del valore.
E’ importante conservare e sviluppare la vocazione alimentare dei mercati rionali e il collegamento con i mercati e i centri agroalimentari può sicuramente contribuire a questo obiettivo che và potenziato, sviluppato e specializzato, oltre ad una adeguata integrazione, con l’offerta di servizi ai consumatori.
Alcuni esempi: offrire al consumatore l’immediato concetto dell’ampiezza dell’offerta, integrarsi nei quartieri e nei comuni con attività di servizio e di ristorazione, rendere più omogenee le dimensioni degli spazi e dare anche visivamente l’immagine di un’offerta distribuita omogeneamente.
Si impone la necessità di orari più lunghi e ampliati verso il pomeriggio/sera da parte dei mercati rionali nella consapevolezza delle mutate esigenze dei consumatori e considerando il ruolo dei competitor in particolare dei negozi specializzati.
Le merceologie presenti devono costituire le eccellenze agroalimentari, devono essere valorizzati i prodotti tipici e locali ottimizzando alcuni siti e riconvertendone altri.
In tale contesto saranno fondamentali i sistemi di approvvigionamento per i mercati rionali.
Solo il sistema dei mercati e dei centri agroalimentari potrà garantire adeguati sistemi di approvvigionamento tenendo presente la peculiarità dei flussi di traffico e delle zone a traffico limitato nelle grandi città e nei diversi comuni.
In questa ottica i mercati e i centri agroalimentari si candidano a svolgere un ruolo fondamentale nei progetti di sviluppo di una nuova logistica urbana attraverso la consegna delle merci in ambito urbano con mezzi elettrici.
 La collazione, in genere, dei Centri Agroalimentari può consentire un facile accesso ai mezzi di trasporto liberando la viabilità dei centri storici.
I centri agroalimentari assolveranno sempre più un ruolo di piattaforme logistiche e di Hub con forte concentrazione del prodotto e dove si può realizzare un sistema logistico integrato con consegne giornaliere ai diversi mercati rionali e/o in piattaforme redistributive nelle grandi città oltre a sviluppare le vendite telematiche con ordini on line.
In questa ottica si deve superare la gestione comunale dei mercati rionali, si deve razionalizzare la filiera andando ad una gestione unitaria tra mercati, centri agroalimentari e mercati rionali ristrutturati ed innovati rilanciando una vera funzione pubblica in una filiera distributiva regolamentata.

In tal senso va l’esperienza del centro agroalimentare Roma con il lancio del marchio “ Cuor di Car “ nei mercati rionali di Roma dove sarà possibile trovare i prodotti direttamente acquistati al CAR determinando così un sistema, un filo conduttore tra vendita all’ingrosso e vendita al dettaglio con il massimo di garanzia possibile per il consumatore finale che potrà avere il massimo di trasparenza