Intervista a Francesco Cera, Direttore Generale MAAP – Mercato AgroAlimentare Padova
1) Una breve presentazione del MAAP
Il Mercato AgroAlimentare di Padova è uno dei più importanti del nostro Paese in quanto si colloca entro i primi 10 per quanto concerne la quantità delle derrate introdotte.
Inoltre si propone come realtà fortemente competitiva e vincente nella movimentazione, forte negli scambi, completo nei servizi.
Dal luglio 2005 è certificato ISO 9001 – Vision 2000 ed inoltre applica il Modello di gestione e controllo per la prevenzione della responsabilità amministrativa-penale, meglio noto come Modello D.Lgs.231/2001.
All’interno del Mercato operano 32 imprese concessionarie grossiste ortofrutta e 2 Cooperative agricole. Complessivamente lavorano circa 1.000 persone tra concessionari grossisti, produttori agricoli, dipendenti e addetti alla movimentazione delle derrate.
2) Quali rapporti con i Paesi esteri
Grazie alla sua posizione strategica, ma soprattutto alla capacitò imprenditoriale delle imprese grossiste, supportate ampiamente dalla direzione del mercato, il MAAP è particolarmente orientato verso l’esportazione, con particolare riguardo ai Paesi dell’Est Europeo.
3) Come vede la situazione dei Mercati italiani
I Mercati sono in crisi perché sono troppo … tradizionali.
Vivere è cambiare diceva Sergio Marchionne e i mercati all’ingrosso italiani, a mio avviso, o cambiano mentalità e strategie o sono destinati ad una lenta agonia.
E’ auspicabile un rinnovo generazionale in quanto al momento si rileva una forte paura verso qualunque cambiamento. Sembra quasi che ci sia scarsa fiducia in se’ stessi. Spesso mancano i piani logistici interni per la movimentazione merci ed esterni per i flussi dei trasporti.
Manca il coraggio di provare cose nuove … come, ad esempio, il cambio degli orario lo studio e lo sviluppo di piani logistici professionali.
Mancano i manager: per i mercati del 2030 la gestione familiare, seppur finora validissima, non basterà più; le aziende che sono cresciute ed hanno certe dimensioni se non avranno manager rischiano di perdere il controllo gestionale ed organizzativo che non può essere fatto oltre una certa dimensione da chi non ha preparazione gestionale specifica.
Il mondo della produzione l’ha capito ed ha spesso già provveduto in tal senso. Mentre nei mercati è ancora troppo presente l’“impresa familiare” autoreferenziale.
Le aziende medio piccole o lavorano su nicchie specifiche se non dovranno al minimo accorparsi; diversamente non resisteranno.
E forse i mercati, in Italia, sono anche troppi.
4) Quali soluzioni
Innanzitutto occorre avviare un’aggregazione di zona fra mercati.
Poi occorre passare dal mercato classico alle piattaforme logistiche, come ad esempio il modello Perpignan.
I mercati debbono essere meno “mercati” nel senso classico della parola e sempre più hubridistributori e piattaforme logistiche.
Lo sviluppo di piani logistici di movimentazione e trasporti è basilare e imprescindibile.
E occorre anche … “sangue nuovo” e fare entrare chi necessita di spazi e di piattaforme ed ha interesse verso i nostri mercati: chiudersi porta a poco.
Se si fanno sempre le stesse cose da 70 anni e si mantiene la stessa mentalità.si è destinati all’estinzione e questo vale in qualsiasi campo.
La parola nuova deve essere … rinascita.