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Pietro Cernigliaro
, Presidente ANDMI

La Giunta esecutiva ANDMI riunitasi nei giorni scorsi nella sua nuova sede di Roma, presso Assoittica, ha approvato la realizzazione dell’Osservatorio Mercati Agroalimentari 4.0 senza procedere alla realizzazione di specifiche strutture organizzative, almeno in questa fase iniziale.

E ciò per accelerare la concreta attuazione di questo ambizioso progetto.

E’ questa una tappa molto importante perché avvia la partenza del progetto Osservatorio dei mercati agroalimentari dopo un percorso che ha visto la presentazione dell’idea al convegno di Bolzano del novembre 2018 – in occasione del quale fu sottoscritto un accordo fra ANDMI e GFI-Unione Mercati tedeschi alla presenza del Presidente della commissione agricoltura UE Paolo De Castro – idea successivamente approfondita in occasione del workshop di Parma del marzo 2019 e infine trasformata in progetto presentato – grazie al supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti - al seminario di Bologna dell’ottobre scorso.

(Comunicato stampa)

La Giunta esecutiva dell’ANDMI, riunitasi a Roma il 18.02.20,  ha deliberato di avviare la realizzazione dell’”Osservatorio mercati MAA 4.0”, e di determinare in un secondo momento la forma statutaria ed organizzativa di uno specifico organismo di gestione.

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Si procederà da prima alla progettazione e realizzazione di una piattaforma web nel sito ANDMI ed, a seguire, alla graduale attuazione della stessa raccogliendo le informazioni, i dati strutturali e funzionali dei singoli mercati e dell’indotto, Il tutto con la collaborazione tecnico-organizzativa di Uniontrasporti e l’apporto di un comitato scientifico formato da esperti nazionali ed internazionali del settore. 

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Alfred Frei
, Coordinatore comitato di redazione e responsabile rapporti internazionali

ANDMI Newsletter è nata nel marzo 2015, e quindi compie 5 anni di vita e riprende la sua pubblicazione nel 2020 con una serie di contributi e articoli particolarmente impegnativi e qualificanti. 

Apre il Presidente Pietro Cernigliaro con l’annuncio della costituzione dell’Osservatorio Mercati Agroalimentari 4.0  e del suo percorso in itinere, accompagnato dal relativo comunicato stampa e da una esposizione del progetto da parte del segretario generale Andmi, Marco Sibani.

Il vice Presidente Mauro Ottaviano integra il ruolo e la funzione dell’Osservatorio con un supporto tecnico-organizzativo di grande interesse: il Forum dei mercati per dare voce e rappresentanza ai mercati agroalimentari italiani.

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Marco Sibani,
Segretario generale ANDMI

Nessuno sa’ quanti mercati all’ingrosso esistono in Italia.

Qualche anno addietro l’ANDMI ne censì 114 ortofrutticoli ai quali aggiungere diverse decine di mercati ittici oltre ai mercati dei fiori e delle carni.

La maggior parte gestiti (o meglio “amministrati”) dai Comuni in forma diretta, ma anche mediante società mista a maggioranza pubblica.

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Con l’avvento della Riforma della P.A. (legge Madia) qualche ente coinvolto nella gestione (Camere di commercio, Regione, Comune) ha pensato di disfarsi della partecipazione ponendo in vendita la propria quota, generalmente con scarso successo.

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Mauro Ottaviano
, Vice Presidente ANDMI

La proposta della costituzione di un Forum dei Mercati nasce da una analisi che la nostra Associazione ha spesso condiviso, basata fondamentalmente sui seguenti punti:

  • Le divisioni e le frammentazioni tra le associazioni e/o organizzazioni del mondo dei mercati e i loro leader
  • Il mondo dei mercati è da troppo tempo privo di un’autentica rappresentanza in grado di pesare nelle scelte politiche ed economiche del settore e di fare sintesi di una realtà complessa

Essenzialmente questi due fattori, insieme ad altri di minore rilevanza che non sto qui a ricordare, hanno indebolito il sistema complessivo dei mercati.

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Francesco Cera
Direttore generale di MAAP
Agronomo Accademico dei Georgofili Firenze.

Quest’anno, 2020, compio 25 anni di Direzione di mercato, i primi sette a Treviso e poi al mercato di Padova.

Qualche bilancio e disamina del settore viene naturale dopo cotanto tempo e con riferimento non solo agli Enti gestori, ma anche agli operatori grossisti che bene o male in noi Direttori di mercato hanno delle guide e dei riferimenti.

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Le mie riflessioni derivano dalla fortunata esperienza di dirigere il primo mercato di esportazione italiano, esperienza che oltre che gli aspetti più caratteristici gestionali mi ha consentito di sviluppare approcci internazionali sia in import che in Export.

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Mario Montanari
, Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca – Regione Emilia Romagna

Proseguono sempre più intensi i programmi di rafforzamento dell’export di prodotti agroalimentari verso i mercati tedeschi

La Regione Emilia-Romagna da alcuni anni ha avviato una intensa attività di internazionalizzazione rivolta ad accompagnare sui mercati esteri il proprio sistema agroalimentare che, con oltre 6,5 miliardi di euro all’anno, rappresenta da solo il 17% dell’intero commercio internazionale dell’Italia in questo settore.

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In questo contesto la Germania costituisce di gran lunga il primo partner commerciale dell’Emilia-Romagna: è infatti di origine tedesca il 12% dei prodotti agroalimentari e delle bevande che arrivano in Emilia-Romagna, così come questa porta in Germania prodotti per oltre un Miliardo di Euro ogni anno, il 18% del proprio export agricolo e alimentare.

Nell’ambito dei rapporti istituzionali fra ANDMI e l’Unione dei Mercati all’ingrosso della Germania e d’intesa con il Direttore del Centro Agro Alimentare di Bologna, dott. Alessandro Bonfiglioli, è stato organizzato uno study tour dei Direttori e dirigenti dei Mercati della Germania che si svolgerà a Bologna dal 22 al 25 aprile 2020.

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Il programma prevede per giovedi mattina una visita al Mercato di Bologna – CAAB - con uno scambio di esperienze e opinioni seguito da un incontro istituzionale presso la locale Camera di Commercio, mentre nel pomeriggio è prevista la visita dei mercati rionali nel quadrilatero della città.

Il 23 gennaio 2020, il collega Giuseppe PALMA (Segretario Generale di Assoittica) è stato eletto Presidente dell’Organismo interprofessionale della Filiera Ittica e dell’Acquacoltura (OI Filiera Ittica) al quale conferirà certamente autorevolezza, prestigio ed operatività.

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Mi sembra utile ed opportuno fare conoscere ai nostri lettori l’OI mediante la scheda di presentazione che segue:

PRESENTAZIONE

DELL’ORGANIZZAZIONE INTERPROFESSIONALE DELLA FILIERA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA IN ITALIA
(O.I. FILIERA ITTICA)

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L’Organizzazione Interprofessionale della Filiera Pesca e dell’Acquacoltura in Italia (O.I. Filiera Ittica) è stata riconosciuta con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 16 gennaio 2004.

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Avv. Giovanni Francesco Fidone

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Gino Puccia, Presidente di ACOV

L’ACOV (Associazione Concessionari Ortomercato Vittoria) è la storica associazione che rappresenta la gran parte dei concessionari all’interno del Mercato Ortofrutticolo di Vittoria, che è una delle strutture mercatali più grandi d’Italia all’interno della quale confluiscono i prodotti ortofrutticoli di un’area geografica caratterizzata dalla presenza delle più grandi estensioni di coltivazioni in serre d’Europa.

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Piccole virtù e grandi rischi a causa del decreto Madia

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Massimo Torchio
, direttore del mercato

Il Mercato Ortofrutticolo alla produzione del Roero ha sede a Canale, in provincia di Cuneo, al confine con Asti e Torino.

Istituito con regio decreto nel 1908, è esclusivamente alla produzione; oggi è frequentato da oltre 400 produttori del sud Piemonte e vede la partecipazione di oltre 100 ditte acquirenti, con prevalenza di ambulanti, piccoli esercenti e ristoratori.

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Il mercato si sviluppa su un’area di 32000 metri quadrati di cui 12000 coperti. I prodotti commercializzati sono strettamente legati alla stagionalità e si caratterizzano per freschezza e qualità organolettica.

TORNA IL SERENO SUL MERCATO DI PALERMO

Torna il sereno sul Mercato ortofrutticolo di Palermo: il recente sopralluogo condotto da funzionari dell’Azienda sanitaria Asp ha evidenziato il superamento delle criticità che avevano causato la chiusura temporanea della struttura di via Monte Pellegrino nel giugno 2018 per “inadeguatezze igienico e sanitarie”. “Si è rivelata fondamentale la collaborazione dei concessionari che hanno compreso l’importanza di adempiere a quanto richiesta”, ha detto l’assessore alle attività economiche Leopoldo Piampiano

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“Abbiamo lavorato mesi per appianare i problemi e garantire condizioni igienico sanitarie adeguate”, spiega il presidente dell’Associazione Grossisti Alberto Argano. “Stiamo ancora operando per migliorare il contesto generale, dalla raccolta differenziata, che peraltro ha raggiunto livelli più che buoni, alla cura dei locali, il tutto in piena sinergia con l'amministrazione comunale”. 

LA GRANDE DISTRIBUZIONE AL MAAS

La grande distribuzione al Maas di Catania: la società di gestione di Mercati agroalimentari Sicilia ha recentemente sottoscritto un accordo con il gruppo Radenza, titolare del marchio Crai, tra le più importanti realtà isolane nel settore retail con una rete di circa 300 supermercati: la famiglia Radenza in tre anni ha raddoppiato la quota di mercato, soprattutto nella Sicilia orientale e ha recentemente acquisito 14 punti vendita a insegna Simply.

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L’intesa è stata sottoscritta nei giorni scorsi alla presenza dei rappresentanti del Somaac, sindacato operatori del Mercato. “La presenza di Crai all’interno di Maas - ha commentato Danilo Radenza, Ad di Newfdm, che gestisce l’insegna in Sicilia - rappresenta una grande scommessa che ha l’obiettivo di fornire risposte concrete alle necessità dei nostri clienti, in termini di qualità, ma anche del tessuto economico e produttivo locale”. L’ingresso di Crai al Mercato etneo è previsto nei prossimi giorni.

MERCATO DI TERNI, OPERATORI SFRATTATI

Il Comune di Terni “sfratta” gli operatori del Mercato Ortofrutticolo presenti al Foro Boario, a ridosso dello stadio Liberati: l’area ospiterà la costruzione del nuovo Palazzetto dello Sport. I grossisti dovranno andarsene entro il 31 dicembre di quest'anno, con demolizione dei fabbricati adibiti a magazzini a loro spese.

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L’amministrazione ha individuato quale soluzione alternativa un’area lungo la via Flaminia, al confine con il Comune di Narni. Resta da capire dove i grossisti potranno svolgere l’attività fino a quando sarà edificato la nuova struttura “visto che - sottolinea una nota del Centro studi politici e sociali Malfatti, realtà radicata nel territorio - tale tipo di commercio ha bisogno di ampi spazi e locali con celle frigorifere, e che per la costruzione del nuovo impianto occorreranno almeno 7/8 mesi: devono ancora iniziare i lavori di primaria urbanizzazione”.

PRONTO IL PROGETTO DI REALIZZAZIONE DEL NUOVO ORTOMERCATO DI MILANO

Riqualificazione dell’Ortomercato di Milano, è tutto pronto: grazie all’aumento di capitale di 273 milioni di euro formalizzato a novembre Sogemi, la società che gestisce i mercati all’ingrosso può far entrare nella fase attuativa il progetto di riqualificazione di “Foody – Mercato Agroalimentare Milano” approvato un anno fa. In una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi, il presidente della società di gestione Cesare Ferrero ha spiegato che i fondi si compongono di 49 milioni di euro per cassa e 224 milioni di euro in natura attraverso il conferimento da parte dell’azionista Comune di Milano della proprietà fondiaria e immobiliare del comprensorio agroalimentare.

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UN NUOVO MERCATO ORTOFRUTTICOLO PER BAGHERIA

Con 1.300 metri di superficie sarà il secondo più vasto mercato ortofrutticolo al coperto della Sicilia. Si avvicina il momento dell’apertura della piattaforma di Bagheria (Palermo), che lunedì 16 febbraio ha ricevuto la visita del ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova e dell'assessore Regionale all'Agricoltura, Edy Bandiera. La presenza del ministro ha fornito l’occasione per discutere di sviluppo del territorio e presentare il progetto di realizzazione della struttura mercatale,

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 NUOVO MERCATO ORTOFRUTTICOLO DI BARI

Non ci sono novità, intanto per il trasferimento nel nuovo mercato, il Maab ubicato nel quartiere Mungivacca, pronto dal 2009 e finora mai utilizzato. “Attendiamo l’agibilità della struttura, che non dovrebbe tardare, dopo di che bisognerà lavorare su gestione, ripristino e adeguamenti… Dal momento in cui ci consegnano le chiave ci vorranno 6-8 mesi, quindi se ne riparlerà dopo l’estate”, conclude Latorto.

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(Mirko Aldinucci, Italiafruit News 2 marzo 2020)

 

CONCORDATO PREVENTIVO KO, STATO D'AGITAZIONE AL CAAN

Resta precaria la situazione del Centro agroalimentare di Napoli: “Nei giorni scorsi il Caan ha depositato l’atto di rinuncia alla procedure del concordato preventivo per sopraggiunti motivi di irrealizzabilità e, di conseguenza, Assomercati Campania New Group ha deciso di dichiarare lo stato di agitazione”, spiega Carmine D’Orazio, presidente della compagine che rappresenta i grossisti della struttura campana.

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“A seguito della mancata vendita del Cash and Carry e del conseguente ingresso di liquidità, che era una delle condizioni indispensabili per portare a termine con successo la procedura - aggiunge D’Orazio - la società ha deciso di presentare un nuovo piano concordatario, che è poi l’unica alternativa possibile alla liquidazione giudiziale. Siamo preoccupati e sconcertati: il futuro del Mercato di Napoli, che svolge una funzione di interesse pubblico e garantisce lavoro, direttamente e indirettamente, a migliaia di persone, è sempre più incerto”.

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“Serve obbligo di origine su tutti gli alimenti in Europa. Proseguire su sperimentazioni nazionali fino al 2021”

Abbiamo bisogno di scelte coraggiose, se vogliamo ridare slancio all’azione dell’Europa a partire dall’attuazione del Green deal e della nuova Politica agricola comune post 2020. Due sfide cruciali che ne incrociano un’altra: la trasparenza delle informazioni in etichetta. Sono aspettative alle quali è nostro dovere rispondere perché riteniamo che la piena informazione sia un diritto dei cittadini. Insieme a Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Lituania, Romania, Finlandia abbiamo in corso sperimentazioni dell’obbligo di etichettatura per diverse tipologie di prodotti come latte, formaggi, carni trasformate, pasta, riso, derivati pomodoro. Nei nostri Paesi oggi i cittadini possono conoscere sempre da dove provengono il latte, il grano, il riso o il pomodoro utilizzati come ingredienti. Riteniamo che nelle more della presentazione e, soprattutto, dell’attuazione della nuova strategia “Farm to fork”, sia necessario poter proseguire l’esperienza delle sperimentazioni nazionali.