Mauro Ottaviano, Vice Presidente ANDMI
La proposta della costituzione di un Forum dei Mercati nasce da una analisi che la nostra Associazione ha spesso condiviso, basata fondamentalmente sui seguenti punti:
- Le divisioni e le frammentazioni tra le associazioni e/o organizzazioni del mondo dei mercati e i loro leader
- Il mondo dei mercati è da troppo tempo privo di un’autentica rappresentanza in grado di pesare nelle scelte politiche ed economiche del settore e di fare sintesi di una realtà complessa
Essenzialmente questi due fattori, insieme ad altri di minore rilevanza che non sto qui a ricordare, hanno indebolito il sistema complessivo dei mercati.
Ricordo solo per memoria a tutti noi, che oggi in Italia la realtà dei mercati all’ingrosso e dei centri agroalimentari è molto importante. Una rete significativa di circa 120 mercati ortofrutticoli, 60 ittici,10 delle carni e 20 delle piante e dei fiori. Complessivamente circa 220 strutture piccole, medie e grandi a cui si aggiungono numerosissimi mercati al dettaglio.
Una rete importante che, come abbiamo più volte sottolineato necessita di un profondo cambiamento, di una razionalizzazione e di un suo efficientamento, che va tuttavia governato senza trascurare gli aspetti sociali ed economici in una visione strategica d’insieme e di valorizzazione dei nostri territori e delle nostre produzioni che guardi sempre ai consumatori finali.
E’ a tutti noto l’attuale stato della rappresentanza dei mercati:
Mercati associati di fatto non esiste più.
Italmercati si configura come una rete di imprese e non come organizzazione di rappresentanza, sia pur significativa per la presenza di 15 mercati importanti a livello nazionale ma pur sempre marginale nel panorama generale del nostro Paese.
Le associazioni dei grossisti e dei produttori confermano le loro divisioni e frammentazioni.
Le imprese dei servizi in particolare sia quelli della logistica che dei trasporti, che svolgono ruoli molto significativi nei mercati, non sono organizzati e soprattutto non operano a livello sinergico.
Questa situazione italiana si confronta con quella europea e mondiale dove c’è una grande capacità di organizzazione e una forte rappresentatività unitaria (ricordo la Germania dove l’organizzazione di rappresentanza unifica enti gestori, direttori, mercati rionali).
A livello nazionale questa situazione impedisce il pieno dispiegarsi delle potenzialità del settore e si rischia senza una visione strategica e sinergica di abbandonare interi segmenti e territori a vantaggio solo dei cosidetti più forti.
A fronte di tutto ciò l’ANDMI potrebbe lasciare che gli eventi facciano il loro corso e ritagliarsi in questo panorama il proprio spazio che per storia, professionalità e cultura non farebbe certo fatica ad avere come d’altronde ha dimostrato nel corso degli anni e solo per stare ai nostri tempi negli ultimi cinque anni, dove in un panorama piuttosto arido ha fatto sentire con tutta la sua forza la voce dei mercati.
Oppure, come io penso, tentare di contribuire ad un percorso che superi l’attuale situazione per arrivare a superare divisioni e per dare piena rappresentanza e voce ai mercati. Certo un percorso non facile soprattutto per le resistenze che si potranno incontrare e per la miopia che ancora pervade questo mondo, ma io credo che valga la pena tentare e di non lasciar cadere le speranze per una grande organizzazione del mondo dei mercati.
Da qui nasce la proposta di un FORUM DEI MERCATI.
L’obiettivo al di là del nome, lo si chiami come vogliamo, è di costituire una organizzazione di secondo livello.
La casa di tutti i protagonisti del mondo dei mercati agroalimentari.
Un luogo dove possano aderire le diverse organizzazioni, mantenendo così la propria identità.
Dalla rete di imprese di ITALMERCATI alla Associazione dei manager quale ANDMI, dai comuni alle regioni , dai singoli mercati, dalle organizzazioni dei grossisti a quelle dei produttori, dalle cooperative di servizio agli operatori logistici, dalle associazioni dei mercati al dettaglio alle associazioni dei consumatori.
Un FORUM DEI MERCATI con organismi democraticamente eletti e rappresentativi a cui sia demandato il compito di dare voce e rappresentanza unitaria, sinergica e di sintesi all’intero comparto agroalimentare.
Che sia pienamente rappresentativo nelle diverse sedi istituzionali nazionali ed europee con una visione strategica in grado di contribuire allo sviluppo e ad una svolta del settore.
Quale potrebbe essere il percorso da intraprendere?
L’ANDMI quale promotore della proposta potrebbe in una prima fase (1/2/3 mesi) avviare una serie di contatti informali per sottoporre l’ipotesi del FORUM e verificare la disponibilità ad essere compartecipi di questo processo.
I primi contatti potrebbero essere con quelli più vicini a noi, alcuni mercati, alcune associazioni di categoria di grossisti e produttori, Consumers’ Forum, l’Organismo interprofessionale della filiera ittica e altri.
Al termine di questo percorso (Giugno/ Luglio) qualora, auspicabilmente si sia verificata una disponibilità di un numero congruo e variegato di soggetti si potrebbe dar vita con una apposita assemblea alla nascita del comitato promotore per la costituzione del FORUM, dandone la dovuta pubblicità.
Successivamente, dopo un ulteriore lavoro del comitato promotore, richiesta di adesione a tutti i soggetti potenzialmente interessati, si potrebbe far nascere, entro il 2020 o all’inizio del 2021, a tutti gli effetti il FORUM DEI MERCATI con una Assemblea Nazionale.
Quella che ho sin qui tracciato è ovviamente una proposta che proprio in quanto tale è aperta alle considerazioni di ciascuno. Proprio per questo sarebbe importante che chiunque potesse interloquire esprimendo la propria opinione, qualunque essa sia. A tal proposito invitiamo ciascun lettore a scriverci nel merito alle seguenti email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Sarà nostra cura, successivamente, sul nostro sito, darne comunicazione nelle forme e nei modi più sintetici e chiari.