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Giuseppe Pavan vice Presidente Udine Mercati s.r.l.

Il mercato di Udine accoglie la sfida della concorrenza e avvia un progetto di forte innovazione per continuare il suo sviluppo nel futuro

La struttura mercatale udinese comprende 25 operatori con un bilancio annuo complessivo stimabile in 200 milioni di euro e dà attualmente lavoro, solo al suo interno, ad oltre 350-400 maestranze. Siamo consapevoli i vecchi “mercati ortofrutticoli” sono concettualmente superati in quanto devono sempre più orientarsi verso la piattaforma logistica e offrire sempre più innovativi servizi di qualità, razionalizzando i costi.

Da qui l’idea di realizzare una nuova piattaforma seguendo le linee tracciate dai grandi mercati di nuova generazione come Barcellona e Parigi Rungis, o, in Italia, Verona, Padova, Genovae Roma, al fine di potersi interfacciarsi con la moderna distribuzione, dal piccolo commerciante alla GDO.

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La nuova area logistica

E’ prevista la costruzione di una piattaforma avente una superficie pari a12.700 metri quadrati, da realizzarsi in tre fasi successive e da completarsi entro il 2021. Realizzazione possibile grazie ai contributi della Regione Friuli Venezia Giulia (4 milioni), della Camera di commercio di Udine (1,5 milioni) e del Comune di Udine che per il 2020 ha stanziato 300 milioni.

L’attività di Udine Mercati Srl, grazie alla sua posizione geograficasiestende anche ai Paesi esteri, con particolare riguardo alle direttrici di traffico merci verso i Paesi dell’est Europeo. Da qui la necessità che la nuova piattaforma contempli strutture logistiche idonee e funzionali con particolare riguardo agli spazi refrigerati attrezzati. Questo complesso strutturale, collegato alla galleria di commercializzazione e ai locali di servizio, consentirà di soddisfare ampiamente le esigenze della distribuzione moderna, soprattutto media e grande distribuzione, sia locale che nazionale ed anche estera.

Questa profonda ristrutturazione consentirà non solo di mantenere ma anche di aumentare i livelli occupazionali della struttura, grazie ai nuovi servizi, ed anche dei servizi esterni indotti.

Allargare l’offerta di servizi e anche di prodotti

La realizzazione di nuovi efficienti e moderni servizi deve però indurre la struttura ad estendersi verso l’ampliamento della gamma di prodotti offerti in modo di soddisfare ancor meglio le esigenze della media e grande distribuzione, mantenendo in buona parte le caratteristiche di freschezza del prodotto appena colto e valorizzando le caratteristiche organolettiche tipico del territorio reginale, Concetto questo molto importante: il mercato come punto di accentramento dei prodotti tipici locali freschi che, singolarmente non raggiungono una “massa critica” sufficiente per l’offerta; da qui l’incentivazione ad aggregarli nel rispetto di disciplinari di produzione standard comuni.

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Abbiamo ottimi produttori e, per esempio, il marchio Aqua regionale potrebbe essere un ottimo “cappello” sotto il quale includerli. Anche la politica deve fare la sua parte: per fortuna la Regione, con vecchia e nuova Giunta, ha colto subito l'importanza della nuova piattaforma. Il lavoro fatto con il radicchio tardivo di Treviso potrebbe essere un esempio; ma altri prodotti possono essere promossi come la rosa di Gorizia, le mele e tanti altri.

La nuova piattaforma, infine, potrebbe rappresentare un mondo a 360 gradi che unisce produzione, commercializzazione tradizionale ed e-commerce, logistica, ristorazione, enogastronomia, associazioni, cuochi, consumatori, attraverso l’organizzazione di corsi e altre iniziative.

Per il Friuli si apre una nuova sfida. Udine Mercati è pronta a vincerla.