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Marco Sibani

La specificazione dell’Osservatorio dei Mercati Agro Alimentari con l’indice 4.0 non è certo casuale.
Ma occorre ripercorrere un po’ di storia.
In occasione del Convegno internazionale “I Mercati di 3° generazione fra globalizzazione e valorizzazione del territorio”, svoltosi a Bolzano nel novembre 2004, venne proposto, per la prima volta nel nostro Paese, il concetto di  “mercato di 3° generazione” presentato l’anno precedente dal ricercatore francese Raul Green al Congresso del WUWM di Lisbona.
Tale concetto, che si ispirava alla realtà evolutiva dei mercati di Parigi-Rungis e Mercabarna (Barcellona), ebbe subito larga diffusione grazie ai convegni organizzati dall’ANDMI negli anni successivi e all’INDIS Unioncamere che consenti la raccolta di questi approfondimenti e dibattiti in un specifica pubblicazione “I mercati agroalimentari all’ingrosso di terza generazione”, edita nel 2009.

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Il concetto di mercato di 3° generazione rappresenterebbe l’ultimo stadio di tre livelli:

  • il primo livello è riferito agli antichi mercati che per millenni hanno trovato sede nel centro urbano con la prioritaria funzione commerciale e di approvvigionamento della popolazione urbana:
  • il secondo livello sorge nella prima metà del secolo scorso, con la logistica che determina il decentramento del mercato (verso la periferia, spesso in adiacenza allo scalo ferroviario) con separazione fisica della funzione grossista (che appunto emigra in periferia) mentre nel centro cittadino permangono i mercati al dettaglio;
  • il terzo livello registra la progressiva aggiunta di servizi (selezione, impacco, condizionamento, ecc.) ed anche la presenza degli acquirenti con proprie strutture (magazzini di momentaneo stoccaggio, picking, ecc.).

Questa la situazione risalente agli inizi di questo secolo.
Ma in questi ultimi anni tutto il contesto economico e sociale è fortemente cambiato.
La mondializzazione dei commerci, lo sviluppo della tecnologia (specie digitale), l’evoluzione della rete distributiva e dei consumi: tutto cambia velocemente
Ed anche i mercati debbono compiere un ulteriore salto di qualità per poter competere con le nuove sfide: debbono orientarsi verso i “Mercati di quarta generazione”.
Tutti questi cambiamenti già in atto vengono ulteriormente sollecitati a causa del covid-19 e delle conseguenti strategie politiche a livello nazionale e internazionale.

Occorre tener conto infatti del recente PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) scaturito dal programma Next Generation EU relativo al Recovery fund, le cui linee guida del Governo indicano precisi obiettivi: “Un Paese completamente digitale. Un Paese con infrastrutture più sicure ed efficienti. Un Paese più verde e sostenibile. Un tessuto economico più competitivo e resiliente. Piano integrato di sostegno alle filiere produttive italiane, Una Pubblica amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese. Investire nella formazione e nella ricerca. Un’Italia più equa ed inclusiva. Un ordinamento giuridico più moderno ed efficace”. Questi gli obiettivi.

In tale contesto ben si possono  evolvere anche i mercati agroalimentari all’ingrosso per compiere un ulteriore passo: verso un quarto livello che appunto chiamiamo “Mercati agroalimentari di quarta generazione”.

L’Osservatorio MAA 4.0, di recente costituito, rappresenta pertanto, in questo momento, il giusto strumento per stimolare un generale processo innovativo nei nostri mercati, attraverso la conoscenza della situazione attuale, l’analisi e il confronto, a livello nazionale ed internazionale, l’individuazione di precise linee direttrici per sollecitare, verso l’esterno, una maggiore attenzione da parte delle pubbliche istituzione e, verso l’interno, per promuovere un progressivo aggiornamento tecnologico e professionale.