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di Pietro Cernigliaro

 

E’ stato finalmente approvato in via definitiva il disegno di legge contro il caporalato e lavoro nero in agricoltura.
Le misure più significative riguardano:

  1. - inasprimento sanzioni penali e misure patrimoniali  per chiunque recluti, assuma o impieghi manodopera per destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento sono previste una multa sa  da 500 a 1000 euro per ciascun lavoratore reclutato e con la reclusione da uno a sei anni;
  2. - arresto in flagranza che diviene obbligatorio;
  3. - nuove risorse per il Fondo anti-tratta le cui risorse a seguito di confisca vengono destinate all’indennizzo delle vittime del reato di caporalato;
  4. - rafforzata la rete del lavoro agricolo di qualità, registro nel quale vengono iscritte le imprese agricole che non hanno riportato condanne per violazioni della normativa in materia di lavoro, legislazione sociale e fiscale;
  5. - supporto ai lavoratori stagionali.

Le dichiarazioni dei Ministri competenti:

Ministro MIPAAF:  Maurizio Martina
“Missione compiuta, è una legge di civiltà” prosegue “ lo Stato risponde in maniera netta e unita contro il caporalato con questa nuova legge attesa da almeno 5 anni. Ora abbiamo più strumenti utili per continuare una battaglia, che deve essere quotidiana, perché sulla dignità delle persone non si tratta. E l’agricoltura si è messa alla testa di questo cambiamento, che serve anche a isolare chi sfrutta e salvaguardare le migliaia di aziende in regola che subiscono una ingiusta concorrenza sleale”. 

 

Ministro della Giustizia: Andrea Orlando
“Oggi è una grande giornata per il lavoro, per la tutela dei diritti e le persone più deboli: si è realizzato un obiettivo che da sempre caratterizza le battaglie della sinistra, quello per la dignità dei lavoratori e delle persone che sono più esposte alle forme più odiose di sfruttamento”.

 

 

Ministro del Lavoro e Politiche Sociali: Giuliano Poletti
“Un risultato storico, una bella pagina di civiltà e di giustizia, un colpo deciso alla illegalità e al sopruso, un riconoscimento dei diritti dei più deboli. Con questa legge, frutto di un positivo impegno comune di Governo e Parlamento, diamo finalmente una risposta forte ad un fenomeno inaccettabile per un paese civile, difendendo i diritti di migliaia di lavoratori costretti a subire un brutale sfruttamento…… Per sconfiggere i caporali c’è ancora strada da fare, ma con questa legge abbiamo preso la direzione giusta per continuare ad assicurare, giorno per giorno, un impegno comune per la legalità e la dignità del lavoro”.

 

Fonte: MIPAAF-Ministero della Giustizia-Ministero del Lavoro e Politiche Sociali

 

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