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mauro ottavianoMauro Ottaviano – Vice-Presidente ANDMI

Più volte ci siamo soffermati sulle difficoltà che vivono i mercati all’ingrosso e i centri agroalimentari del nostro Paese.
La mancanza di un Piano Nazionale dei Mercati, una carente politica logistica e commerciale, la non adeguata consapevolezza di una nuova ottica in cui meriterebbero di essere collocati i mercati che dovrebbero essere regolati nell’ambito di un ordinamento giuridico nazionale proiettato verso una dimensione europea capaci di competere a livello internazionale e non da ultimo un tessuto organizzativo frammentato privo di una adeguata rappresentanza unitaria ma al contrario divisiva e animata da forti personalismi che contribuiscono a marginalizzare il settore.

A fronte invece di grandi potenzialità, di un tessuto economico e sociale, di operatori grossisti, logistici che insieme a produttori agricoli e sistema cooperativo, quotidianamente è impegnato nelle attività di commercializzazione e di servizio per fornire prodotti di alta qualità, certificati e a prezzi competitivi che danno il massimo di garanzie al consumatore finale.

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In questo panorama andrebbe fatto un grande plauso a chi quotidianamente e spesso in solitudine cerca di gestire al meglio queste strutture dei mercati e dei centri agroalimentari che ricordiamolo hanno avuto e sono sorti con il patrocinio e il finanziamento pubblico nelle varie forme in cui questo si è manifestato.
Mi riferisco ai direttori, ai manager, ai quadri che sono chiamati a governare situazioni, strutture e processi complessi che richiedono risposte immediate ma anche strategiche.

L’ANDMI ( l’Associazione Nazionale Direttori e Dirigenti dei Mercati all’Ingrosso ) che nel quadro a cui è stato fatto riferimento si è sempre ispirata  ad una logica di unità del settore, con lo spirito di unire e non di dividere si rivolge a tutti i dirigenti dei mercati per riconoscersi sempre di più nella propria associazione, nella propria casa professionale, che è sempre stata e continuerà ad esserlo vicina non solo a chi ha dato la propria adesione ma a tutti i manager a qualunque livello e di qualsiasi opinione.

Come tutti hanno potuto constatare l’iniziativa dell’ANDMI negli ultimi anni è diventata ulteriormente incalzante e propositiva, ci siamo fortemente impegnati sul decreto Madia, ottenendo anche significativi risultati, lavorando sia in sede istituzionale con i ministeri e il parlamento sia con iniziative di dibattito, di confronto e di proposta come quella del maggio scorso a Rimini, abbiamo intensificato le relazioni con i ministeri e a livello internazionale, stiamo lavorando per un pieno riconoscimento istituzionale dell'ANDMI, ma c’è bisogno del contributo di tutti i colleghi per mettere a sistema il grande patrimonio di cui sono portatori tutti i dirigenti dei mercati.

Vogliamo ricordarlo ai nostri colleghi e a tutto il mondo dei mercati che ci opporremo con forza ad ogni tentativo di veto e di ostilità, nella consapevolezza che se vogliamo veramente il bene della comunità dei mercati c’è bisogno di tutti e del rispetto di tutti, abbandonando gelosie e false egemonie che aggiungerebbero solo ulteriori lacerazioni di cui il nostro mondo non ha certo bisogno.

Noi non abbiamo mai avuto un’idea egemonica ma al contrario ci siamo messi e continuiamo a metterci a disposizione di tutto il settore, con la professionalità che ci contraddistingue; purtroppo dobbiamo constatare che, da diversi soggetti, la nostra disponibilità non viene colta,  non ne conosciamo il motivo ma possiamo solo dire che a nostro modesto parere è un errore perché  significa non sviluppare a pieno tutte le potenzialità del nostro settore.
Noi tuttavia continueremo lungo questo percorso e auspichiamo che su questa linea si possano ritrovare tutti i manager degli oltre cento mercati italiani.