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Brevi cenni su due aspetti relativi ad attività di business e sociale: logistica e recupero delle eccedenze alimentari

Risultati immagini per foto paolo merci direttore di veronamercatoDott. Paolo Merci – direttore di Veronamercato s.p.a.

Attività di business: la risposta dell’ente gestore alla richiesta di spazi logistici

Nei numerosi convegni e dibattiti che nel corso degli anni si è ragionato sul ruolo dei Centri agroalimentari, trova sempre più convinzione l’evoluzione dei medesimi come futuri centri di logistica avanzata: una funzione che si affianca ed integra, in crescendo, quella tradizionale annonaria/commerciale.

In sintesi, considerato il momento particolarmente delicato che stanno attraversando enti gestori ed operatori connesso all’evoluzione della moderna distribuzione, viene da supporre che affronterà con successo il trapasso generazionale del settore solo chi saprà in futuro sfruttare al meglio la location del proprio Mercato, assicurando servizi logistici avanzati in aggiunta alla sopra richiamata funzione tradizionale che immagino destinata ad un ruolo sempre più marginale.

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E’ un tema da approfondire e, come accade nella maggioranza dei casi, da considerare in relazione alle caratteristiche specifiche di ciascun Centro.

A Verona il processo è già iniziato da alcuni anni e si è concretizzato sia nell’assegnazione di immobili interni al Centro agroalimentare ad operatori della logistica, sia mediante la conversione di posteggi di vendita in posteggi di logistica, a canoni inferiori, assegnati alla categoria degli acquirenti ovvero ad operatori alle vendite per esigenze di magazzino.

Così facendo viene garantita la piena occupazione degli spazi e la fidelizzazione della clientela. 

 

Attività sociale: il recupero delle eccedenze

Gli enti gestori dei Mercati sono per la maggior parte, se non quasi tutti, a maggioranza pubblica; ciò fa riflettere sul un ruolo sociale che i Mercati possono esercitare soprattutto nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.

Da ormai dieci anni in Veronamercato è attivo il progetto R.E.B.U.S Rete Solida, finalizzato al recupero eccedenze dei beni (ortofrutta) utilizzabili solidalmente, trasformando l’eccedenza in risorsa.

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Attraverso il progetto R.E.B.U.S. nel corso del 2016 sono stati recuperati 1.022.806 chilogrammi di frutta e verdura, diciassette le Onlus accreditate per ricevere i prodotti e 44 gli operatori concessionari coinvolti quotidianamente nelle donazioni.
La rete di solidarietà pone in collegamento istituzioni, aziende ed enti no profit al fine di ridurre lo spreco e recuperare beni invenduti (in primis alimentari) da destinare, attraverso le associazioni messe in rete, a famiglie indigenti del territorio.
A coordinare il tutto ci sono le Acli Provinciali di Verona, che hanno dato il via al progetto con l’obiettivo di promuovere reti e sinergie tra i tre macro settori (mondo profit, istituzioni e terzo settore) e favorire la diffusione di un modello solidale di gestione integrata delle eccedenze per ridurre e prevenire la produzione di rifiuti alla fonte.
Il recupero presso il Mercato Ortofrutticolo di Verona con capofila Veronamercato, è in questo senso fondamentale in quanto permette di offrire anche a famiglie in difficoltà, che normalmente non li acquistano per il costo elevato, prodotti essenziali per una vita in salute. Gli impatti oltre che di tipo ambientale, economico e sociale sono quindi anche sanitari (garanzia di maggiori livelli di salute).
Ma c’è pure un aspetto economico: grazie alla collaborazione con il Comune di Verona attraverso l’azienda di riscossione Solori e con AMIA Verona S.p.a., il progetto R.e.b.u.s. è inserito nel Regolamento TARI dove è previsto uno sgravio fiscale per i donatori coinvolti (oltre 100 mila euro/anno). Veronamercato, sulla base dello sgravio ottenuto, elargisce annualmente un contributo economico alle Acli Provinciali di Verona che in questo modo possono garantire un posto di lavoro e la continuità nel coordinamento dell’attività di recupero presso lo stesso Mercato ortofrutticolo.
Siamo quindi in presenza di un modello virtuoso di sussidiarieta’ circolare: l’inserimento in tassa rifiuti e il sostegno al progetto da parte di Veronamercato.
L’annullamento di passaggi intermedi mette l’azienda donatrice in contatto diretto con l’associazione beneficiaria. La logica della riduzione degli sprechi è così estesa alla gestione più complessiva dell’attività di recupero ed è possibile eliminare i costi e gli impatti derivanti dallo stoccaggio in magazzino di quanto donato.
Il recupero avviene inoltre sulla base di procedure igienico-sanitarie specifiche elaborate con l’Ulss20 ed ogni donazione è tracciata mediante apposita documentazione a garanzia che non si verifichino azioni di rivendita.

Fonte: Direzione Veronamercato s.p.a. – Via Sommacampagna 63 d/e 37137 Verona.

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