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10 01Ezio Palini, Dirigente Comune di Foligno

In occasione della presentazione dei risultati del progetto, DON’T WASTE OUR FUTURE, nella sede del Comitato delle Regioni, a Bruxelles, si è tenuto l’evento conclusivo, sul tema “Verso un impegno globale per il diritto al cibo e la riduzione dello spreco alimentare”.

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A conclusione del percorso di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche dello spreco alimentare e del diritto al cibo, che in oltre due anni ha coinvolto circa 3000 studenti delle scuole primarie e secondarie e 60 rappresentanti delle Autorità Locali di 7 paesi europei, il 20 aprile nella capitale europea, si è svolto l’evento finale del progetto di educazione allo sviluppo che Felcos Umbria ha promosso in collaborazione con il Comune di Foligno e altri 9 partner europei.

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Sono intervenuti rappresentanti di diverse istituzioni europee: l’europarlamentare Neoklis Sylikiotis ed Alfredo Janampa Ramos della Commissione Europea, autorità locali europee coinvolte, tra le quali, oltre al Comune di Foligno, quello di Orvieto, Agios Athanasions (Cipro), Glasgow (Scozia) e la città metropolitana di Milano, contributi anche da parte del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite e da rappresentanti del mondo accademico ed associazionistico a livello europeo.

La città di Foligno era rappresentata dall’assessore alla cooperazione internazionale e Vice Presidente di FELCOS Umbria, Cristina Grassilli, e da Ezio Palini Dirigente dell’Area Sviluppo Economico.

Il progetto ha favorito la creazione di strette alleanze territoriali tra differenti attori della società - settore pubblico e privato, Università e scuole, Associazioni e cittadini - ed ha permesso di agire concretamente sul territorio per promuovere stili di vita sostenibili e modelli di consumo responsabili.
Il progetto ha dimostrato concretamente che la partecipazione attiva dei cittadini, in particolare delle giovani generazioni, è decisiva per garantire la legittimazione, la credibilità e l’operatività dei sistemi democratici. Il risultato più importante che abbiamo raggiunto, e che va oltre la naturale conclusione del progetto, è quello di aver sensibilizzato e reso i giovani protagonisti del cambiamento, coloro che saranno gli adulti di domani e che hanno nelle loro mani la realizzazione di una società più sostenibile.
Nel dibattito particolare attenzione è stata posta sul ruolo delle politiche pubbliche per la riduzione dello spreco alimentare, specialmente quelle riguardanti scuole e programmi educativi, e sulla più ampia tematica dei sistemi di alimentazione sostenibili su scala locale.
In questo percorso progettuale è emersa chiaramente la necessità di superare le resistenze culturali nei confronti delle attività di educazione allo sviluppo e alla lotta allo spreco alimentare, anche con una azione di formazione e sensibilizzazione di amministratori e dirigenti pubblici, per poter individuare, in quella che di fatto è un settore fondamentale della politica pubblica di un Paese, un investimento di lungo periodo capace di cambiare le abitudini delle comunità locali, attraverso l’adozione di buone pratiche e la promozione di stili di vita positivi che trovino richiami anche nella tradizione umbra.

La battaglia contro lo spreco alimentare e per il diritto globale al cibo è quanto mai attuale e strategica anche alla luce del fenomeno dei cambiamenti climatici che impongono di riconsiderare l’attività umana alla luce della reale sostenibilità ambientale.

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