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Da quanto emerso dalle relazioni e dal dibattitto è possibile estrarre e sintetizzare i seguenti punti essenziali:

  1. occorre innanzitutto promuovere una rivoluzione culturale,indispensabile per una riforma della governance e del management dei mercati: al fine di rendere più efficiente ed innovativa la gestione anche attraverso la separazione dei ruoli fra il pubblico (avente essenzialmente compiti di controllo) e il privato che provvede alla organizzazione dei servizi, organizzazione che deve essere sempre più efficiente ed innovativa;
  2. un particolare ringraziamento a GFI – AssMercTedeschi per avere condiviso questa nostra iniziativa, come inizio di un percorso che vuole essere fortemente innovativo e in sintonia con le loro linee direttrici per un Mercato del futuro basato sul Food-hot-stop, sulla one-stop-shopping e la connessa startup del cibo;
  3. occorre riprendere il concetto di mercati di 3° generazione, peraltro già presentato qui a Bolzano nel 2004 (subito dopo il congresso del WUWM di Lisbona del 2003), concetto che deve necessariamente essere aggiornato per tener conto della mondializzazione dei commerci, delle nuove tecnologie e della fortissima evoluzione sia del sistema distributivo sia dei consumi;
  4. ma occorre tener conto anche della particolarità tutta italiana della eterogeneità: aspetto molto importate per il nostro Paese caratterizzato da una grandissima variabilità di ambienti, di territori, di culture, di consuetudini e da una biodiversità unica al mondo;in un tale contesto produttivo anche i numerosi mercati – di piccola e media dimensione – che esistono nel nostro Paese, possono forse avere in molti casi un futuro, se adeguatamente validi nel fornire servizi ai molti piccoli produttori di questi territori;
  5. in generale può dirsi che i mercati italiani, grandi medi e piccoli, dovranno sempre più evolversi in piattaforme multifunzionali e pluriservizi,e rapportarsi fra loro in un “armonico sistema” come peraltro ci insegnano gli altri Paesi Europei;
  6. tale progetto, che deriva dal concetto dii mercati di terza generazione e che deve essere sempre più aggiornato oltre che adattato al caso italiano, viene denominato Mercati 4.0;
  7. infine, l’insieme di queste problematiche ci porta alla richiesta della immediata costituzione di un Osservatorio di mercati, da realizzarsi in stretta collaborazione fra MIPAAFT, Unioncamere, ANCI e le rappresentanze della filiera agroalimentare, perstimolare la realizzazione di questo progetto culturale fortemente innovativo, monitorarlo e finalizzarlo anche alla diffusione delle conoscenze di questo comparto attraverso studi e pubblicazioni.