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a cura di STEFANO ZOCCA

La bellezza del mondo sta nelle sue diversità. 
Il valore delle culture va ricercato nelle differenze che arricchiscono la nostra società. Il rischio cui sono sottoposti i prodotti tipici locali dalla globalizzazione dei mercati che uniforma la produzione ai principi della standardizzazione e della concorrenzialità nel prezzo di vendita a scapito, spesso, della qualità.
La salvaguardia quindi del patrimonio identitario, la sua valorizzazione e la sua promozione ha determinato la nascita di importanti iniziative di associazionismo fra Comuni.


Questo perchè l'intero settore delle identità locali sta assumendo una rilevanza significativa per l'Italia, dimostrando potenzialità e prospettive di ulteriore crescita e sviluppo. Il valore peculiare del sistema agroalimentare nostrano consentono, quindi, sempre pi di parlare di risorse strategiche per l'economia italiana, in grado di produrre risultati significativi in diversi settori (agricoltura, ambiente, turismo), in una logica di sviluppo integrato non solo locale, ma proiettando i valori del Made in Italy di qualità nel più ampio contesto di scenario competitivo internazionale.
Con queste premesse  comprensibile l'attenzione che il mondo delle tipicità italiane suscita da parte di diversi interlocutori che, a vario titolo e con diversi interessi, gravitano attorno a questo universo. Essi si distinguono per il carattere volontario del lavoro dei soci, per il loro radicamento e per l'attenzione alle peculiarità locali. Un esempio  certamente Slow Food con le sue manifestazioni pi riconosciute (Salone del Gusto, Cheese, Slow Fish, Terra Madre), ma anche alle iniziative del Gambero Rosso, del Touring Club Italiano, o del Movimento Turismo del Vino, o delle Associazioni agricole di categoria (Coldiretti, Cia, Confagricoltura) e/o di produttori.
Di fronte a questo variegato panorama, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha dato vita alla più grande rete nazionale di Associazioni delle Città di Identità - Res Tipica. Res Tipica valorizza la cultura dei territori, per far conoscere in Italia e nel mondo la ricchezza di paesaggi, saperi e sapori. Le Associazioni delle Città di Identità rappresentano, quindi, uno dei principali strumenti attraverso cui sostenere le specificità territoriali, sfruttando la forza di un network, e diffondendone il loro valore anche oltre i confini locali, per raggiungere un pubblico nazionale e internazionale.
Le Associazioni delle Città di Identità che fanno parte della rete Res Tipica permettono in particolare ai Piccoli Comuni di esaltare e valorizzare la proprio unicità ed attrattività attraverso la promozione di un particolare prodotto (il vino, l'olio, la nocciola, le ciliegie, ecc.), della filosofia di produzione o del consumo alimentare (slow, bio), di una nuova forma di accoglienza/offerta turistica (borghi pi belli o autentici, ecc.).

In Italia sono 1.840 i comuni che partecipano a Res Tipica. Città del vino  l'associazione che conta il maggior numero di Comuni aderenti (564 di cui 303 Piccoli Comuni), seguita da Città dell'olio (322,180 Piccoli Comuni) e della nocciola (215, 146 Piccoli Comuni). Ma vi sono anche associazioni pi di nicchia, con un minor numero di iscritti, non per questo meno importanti nel panorama italiano delle tipicità locali: ne sono un esempio le Città della mela annurca (7) e della lenticchia (10).
Le Associazioni hanno caratteristiche differenti. Ci sono Associazioni orientate al marketing. é il caso di Città del vino, la pi grande delle Associazioni d'Identità, ma anche del club de I borghi pi belli d'Italia e dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia; Associazioni legate ai processi produttivi e di consumo, come Città del bio, e Città Slow (nell'ambito del movimento Slow Food); Associazioni di Comuni con una forte identità di prodotto, come Città dell'olio, Città della nocciola, Città del castagno, ecc.
Le Associazioni delle Città di Identità rappresentano una preziosa risorsa organizzativa che può stimolare l'adozione di politiche integrate su diverse materie, da quelle specifiche della tutela dell'autenticità e genuinità delle produzioni contro eventuali falsificazioni, a politiche per la tracciabilità degli alimenti ad interventi sulla filiera. Da questo punto di vista, l'avvio di rapporti con alcune realtà associazionistiche locali da parte di ANDMI, potrebbe certamente portare benefici ad entrambe le parti, impegnate come sono a perseguire gli stessi obiettivi di valorizzazione delle produzioni tipiche del territorio.