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Claudio Scalise, Managing Partner SGMarketing Agroalimentare
Raffaello Bernardi, SGMarketing Agroalimentare

07   01

I mercati all’ingrosso in Italia evidenziano un andamento complessivamente negativo nel movimentato da diversi anni. Le ragioni sono molteplici. Innanzitutto, si è registrata una riduzione di peso del canale di vendita storico, il dettaglio tradizionale, che nel corso dell’ultimo decennio ha visto la propria quota di mercato passare dal 50% del 2007 al 39% del 2018, per la forte contrazione subita dall’ambulantato (fonte: CSO Italy su dati GfK Italia).

Italia: mercato ortofrutta fresca - 2018
Mercato ortofrutta fresca 2018
Volumi: 8,7 mio tons
Valore: 14,6 mld €
Quota canale tradizionale 50% del Totale
4,18 milioni di tons
Valore € 7,0 mld (al consumo)
Quota canale tradizionale 39% del Totale
3,39 milioni di tons
Valore € 5,7 mld (al consumo)

Nota: A prezzi correnti con valori mercato attuali. Fonte: CSD
Fig1 - Italia: vendite al dettaglio di ortofrutta fresca

Al contrario, in questi anni si è fortemente sviluppata la Distribuzione Moderna, che oggi rappresenta il 61% delle vendite al dettaglio di ortofrutta in Italia. I mercati all’ingrosso non sono riusciti ad intercettare efficacemente, per motivi diversi, questo canale, rimanendo tagliati fuori dalla fetta più ampia del mercato.

A livello europeo, secondo quanto diffuso da Hortyfruta nel 2015, la market share della Distribuzione Moderna sarebbe ancora più elevata. Come è possibile rilevare nel grafico successivo, la quota della GDO raggiunge il livello massimo in Germania ed in Gran Bretagna, due dei principali mercati europei per la frutta e verdura fresche, dove rappresenta ben l’89% e l’85% del totale vendite al consumo. In Francia, invece, il peso si attesta al 69% del totale.

I motivi della crescita della Distribuzione Moderna naturalmente riguardano l’insieme dei prodotti alimentari ed anche il non food. Le regioni di questo fenomeno sono molteplici, diverse le indagini realizzate per individuare le motivazioni, tanti gli studiosi che si sono confrontati con questo tema.

Per rimanere ancorati al nostro focus specifico, riassumiamo alcune delle principali evidenze su cui tutti concordano. Storicamente le ragioni principali della scelta del supermercato rispetto al negozio specializzato, da parte del consumatore, sono tre.

La prima riguarda la gamma di offerta. Nel supermercato si concentrano tanti reparti freschi - ortofrutta, carne, pesce, panetteria, gastronomia -, dunque tale formula commerciale velocizza la spesa del consumatore, che, altrimenti, sarebbe costretto a frequentare diversi punti vendita.

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(continua a leggere sul Libro “I Mercati Agroalimentari MAA 4.0”)