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VERONAMERCATO
Veronamercato punta sulla logistica e sull’intermodalità. Il centro agroalimentare scaligero sta studiando come valorizzare al meglio l’area di sua proprietà, da 150mila metri quadrati, situata a fianco del Mercato. Sfruttando anche la vicinanza con il Quadrante Europa, primo interporto in Italia per volumi di traffico merci e ai vertici anche in Europa, distante appena un chilometro, Veronamercato sta avendo contatti con importanti player logistici per realizzare un centro logistico e intermodale in cui intercettare le produzioni ortofrutticole in arrivo da altre aree, in particolare dal Sud Italia e specialmente dall’interporto vicino a Bari, e veicolarle verso in Nord Europa anche via treno. “Stiamo valutando come valorizzare al meglio questi nostri spazi”, hanno sottolineato Andrea Sardelli e Paolo Merci, rispettivamente presidente e direttore di Veronamercato, in occasione della presentazione degli investimenti e delle attività del Mercato veronese nel 2019. “L’ottica è quella di sviluppare una visione futura incentrata sull’intermodalità, su cui si allaccia anche il possibile cambiamento degli orari del Mercato (con il passaggio dall’orario notturno a quello diurno, ndr). Se la merce da Bari parte alle 18 e arriva a Verona alle 4 del mattino, si potrebbe pensare ad un’apertura nella tarda mattinata”. Un’ipotesi di modifica dell’orario di Mercato che dovrà tenere conto dell’evoluzione delle attività all’interno dei Mercati all’Ingrosso. “Ma il tutto è ancora in una fase di studio che andremo ad analizzare nel dettaglio prossimamente”, hanno ricordato. L’occasione potrebbe essere già il prossimo 18 gennaio, all’evento Protagonisti dell’Ortofrutta italiana, in programma all’hotel Hilton Molino Stucky di Venezia (leggi news), organizzato dal Corriere Ortofrutticolo, in cui è previsto proprio un intervento di Veronamercato.

 

MAAP PADOVA
Anche i mercati all'ingrosso godono di buona salute quando la dirigenza, presidenza e gli operatori, in primis i grossisti, remano tutti nella stessa direzione. Ne è testimonianza il Maap-Mercato agroalimentare di Padova che due giorni fa ha approvato il bilancio 2018.

"A fronte di un patrimonio netto di 10.304.664 euro - spiega il direttore Francesco Cera - il bilancio registra un valore della produzione di 5.339.580 euro (-1%, rispetto al 2017), con un utile ante imposte di 262.321 euro e post imposte pari a euro 10.798. Il risultato di bilancio centra perfettamente gli obiettivi societari determinati nella Convenzione di gestione tra Maap e Comune di Padova, ovvero il pareggio di bilancio".

Rispetto ai bilanci dell'ultimo triennio 2015-2017 che presentavano un notevole utile, Maap nel 2018 ha lavorato molto su investimenti e servizi per gli operatori, riportando il bilancio a un più corretto equilibrio tra entrate e spese per servizi e investimenti agli operatori della struttura, cosi come previsto dagli obiettivi statutari.

Il presidente Domenico Minasola ha evidenziato una gestione della Società secondo Business plan e Piano comunicazione triennali, avvio di nuovo Piano logistico interno, manutenzioni e investimenti aumentati e con tecnologie di massimo rispetto ambientale, investimenti di oltre 2.600.000 euro per nuove piattaforme logistiche per il sostegno del commercio, raddoppio della sicurezza e vigilanza, progetti gestiti professionalmente con tecniche di Project management, ingresso di Maap nella Rete nazionale imprese Mercati italiani "Italmercati", ma anche la componente "sociale" del bilancio ovvero sostegni benefici per Enti caritatevoli, Onlus.

"Per il prossimo futuro - aggiunge Cera - prevediamo i seguenti obiettivi: realizzazione entro i primi mesi del 2020 della nuova piattaforma logistica di 3000 metri quadrati, numerosi interventi di rinnovo e ottimizzazione infrastrutturali, definizione con i Soci degli interventi per l'area di espansione denominata Corso Spagna, 42.000 metri quadrati che si aggiungono ai 200.000 dell'area mercatale".

Maap, poi, a sostegno delle attività dei grossisti e produttori che in esso operano ha investito nel 2018, una notevole cifra (360.000 euro) per attività di commercio con estero quali fiere internazionali e missioni commerciali.

 

DAL BELLO DIVERSIFICA: PIANTE E FIORI CON L'ORTOFRUTTA AL MAAP PADOVA
Piante, fiori
(anche edibili) e aromi per integrare la gamma, diventare più appetibili nei confronti delle grandi catene distributive e “reagire” agli effetti dell’embargo russo: Dal Bello, una delle aziende pilastro del Mercato agroalimentare di Padova, inaugura questa mattina una nuova area commerciale al servizio dei clienti del Maap. Mille metri quadrati per un’attività che propone da subito 70/80 referenze di diverse provenienza (in primis dai Paesi Bassi).

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“La nostra azienda è arrivata alla quarta generazione - racconta il titolare Davide Dal Bello - ed è da sempre specializzata nell’import export di ortofrutta da tutto il mondo; acquistiamo principalmente da Sudamerica e Sudafrica ed esportiamo nell’Est Europa in un mix tra esotico e i principali prodotti italiani. Da tempo ci siamo resi conto che mancava un servizio legato alla commercializzazione di piante e fiori, disponibile in Gdo ma non in Mercato, e per questo abbiamo deciso di lanciarci nella nuova avventura: cercheremo di diventare un punto di riferimento per la grande distribuzione italiana ed estera e di ampliare gli sbocchi”.