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a cura di MARCO SIBANI

Con la realizzazione delle nuove strutture  stato risolto il problema della logistica interna ai mercati, grazie alle banchine di carico e scarico e alla movimentazione delle derrate mediante carrelli elettrici e a mano. Ma diventa sempre pi rilevante la logistica esterna al mercato, ossia l'inserimento del mercato all'ingrosso nel circuito preposto al rifornimento della rete distributiva al dettaglio del centro urbano, nel rispetto dell'ambiente.


E' noto che una della maggiori cause di inquinamento urbano  rappresentata proprio dal traffico necessario per l'approvvigionamento della città. Problema questo di non facile soluzione soprattutto nel caso dei nostri centri storici. La Commissione europea da tempo si occupa di questo argomento e con il nuovo Libro bianco del marzo 2011 ha dettato alcune raccomandazioni basate soprattutto sulla utilizzazione dei veicoli ecologici per le consegne dell'ultimo miglio e sull'utilizzazione di strutture intermodali. E il nostro Ministero dell'Ambiente ha individuato nei progetti di City Logistics una delle aree su cui intervenire nell'ambito del Tavolo della Mobilità Sostenibile attraverso il finanziamento di Progetti Pilota specificatamente indirizzati verso la Distribuzione delle merci in Ambito Urbano.
In questo contesto ben si inserisce il ruolo del mercato agroalimentare all'ingrosso che si evolve verso la piattaforma logistica che, da un lato  il terminal delle derrate provenienti da fuori città e, dall'altro lato, organizza un sistema di trasporti (con mezzi ecologici) per superare l'ultimo miglio. Un primo esempio di City Logistics  stato proprio realizzato in Italia, a Parma, per iniziativa del Comune e della Camera di commercio, avviato nel 2008 e dedicato alle filiere pi rilevanti (prodotti alimentari freschi e secchi, collettame, capi appesi, Ho,Re.Ca) e gestito dal Centro Agroalimentare di Parma.
Un valido esempio in Europa  rappresentato da Londra che, in occasione dei giochi olimpici del 2012, ha dato vita al piano "London 2012 Food Vision Chart" che prevede l'utilizzazione di due dei tre mercati all'ingrosso: il low hub service. Negli USA Obama ha demandato al Dipartimento dell'Agricoltura il compito di realizzare una rete di Food Hubs intendendo con tale termine "un'azienda o organizzazione che gestisce attivamente l'aggregazione, la distribuzione e la commercializzazione di prodotti alimentari identificata principalmente da produttori locali e regionali per rafforzare la loro capacità di soddisfare la domanda all'ingrosso e al dettaglio". Appare pertanto evidente la grande opportunita che hanno i mercati all'ingrosso: quella di evolversi verso la piattaforma logistica per l'ultimo miglio.
In effetti il mercato all'ingrosso potrebbe innanzitutto raccordarsi con i mercati rionali al dettaglio per poi allargarsi alla GDO, all'Ho.Re.Ca ed anche (come si  visto a Parma) al non alimentare. Fondamentale  l'utilizzazione dei mezzi ecologici (elettrici, a gas metano, ibridi) per l'ultimo miglio. E poichè molti mercati, grazie alle loro ampie superfici coperte, possono installare i pannelli solari per la produzione di energia elettrica, si pu˜ prospettare in futuro anche l'utilizzazione di questa energia per il funzionamento dei mezzi di trasporto dedicati all'ultimo miglio. Decreto Legge 5 maggio 2015, n. 51 "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali" entrata in vigore del provvedimento: 07/05/2015 Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L.2 luglio 2015, n. 91 (G.U. 03/07/2015, n. 152).

L'articolo 11 "Modernizzazione della logistica" prevede:

  • modernizzazione della rete dei mercati all'ingrosso;
  • sviluppo dei poli logistici rivolti al potenziamento dell'intermodalità;
  • sviluppo di piattaforme innovative per l'esportazione;
  • sostituzione del trasporto su gomma con il trasporto ferroviario e marittimo;
  • implementazione di tecnologie innovative per il monitoraggio, la tracciabilità, la gestione dei traffici e l'integrazione con la rete europea.