Alfred Frei, Coordinatore Comitato di Redazione ANDMI News
Uno dei punti principali e strategici del convegno di Bolzano, al quale dedichiamo il n. 15 della nostra Newsletter, è costituito da un confronto “dall’interno” fra i Mercati in Germania e la situazione esistente in Italia.
Il relatore Frank Willhausen, dell’Associazione Mercati ingrosso della Germania, ci ha fornito alcuni dati e riflessioni strategiche che potranno/dovranno trovare un opportuno approfondimento nel corso dei lavori del convegno.
Anticipiamo qui (insieme con abstract dei relatori principali) alcuni aspetti particolarmente significativi con indicazioni di dati quantitativi e di valori commerciali: nei mercati germanici:
i venditori nei Mercati all’ingrosso in Germania sono per il 24 % produttori, 66 % grossisti e 10 fornitori di servizi, mentre gli acquirenti si suddividano in 34 % dettaglianti, 26 % ristoratori – catering e 40% venditori ambulanti per un totale di circa 60.000 operatori economici che frequentano regolarmente i 16 Mercati all’ingrosso.
La composizione merceologica indicata in 8.000.000 tonnelateè cosi suddivisa: 85 % frutta e verdura, 10 % pesce e carne, 5 % merce varia, che rappresentano un valore di prodotto lordo complessivo di circa 11 bilioni di euro (74 % frutta e verdura - 10 % pesce e carne – 4 % piante e fiori – 13 % altri prodotti).
Nella catena distributiva alimentare i Mercati incidono per il 32 % con frutta e verdura, il 14 % con fiori e piante e il 5 % con pesce e carne. Su una superficie complessiva di 2.700.000 mq, lavorano 21.000 persone mentre vengono investite annualmente circa 15 milioni di Euro.
Ogni Mercato in Germania si differenza per ubicazione, sortimento, organizzazione di vendita e gestione, management e relativi compiti esecutivi, coinvolgimento e impegno degli operatori economici, accettazione politica e sociale e creazione di plusvalore.
Nella creazione di valore aggiunto i Mercati si trovano avvantaggiati per il per il particolare gradimento del servizio prestato e per le specifiche competenze per quanto riguarda la freschezza, la qualità, la varietà e la flessibilità di presentazione dei prodotti e anche per la piattaforma della produzione locale e i servizi prestati.
Per il Mercato del futurovengono rilevati i seguenti Food-Hotspots: tutti gli assortimenti del fresco e gli articoli affini per un comodo one-stop-shopping e la connessa startup del cibo (che in Italiafa fatica a decollare). Anche la gastronomia come evento e la informazione adeguata per i consumatori rientrano in questo schema.
Sarà compito di questo convegno, dopo una spregiudicata analisi del presente dei Mercati tracciare le linee guida per dare un future alle nostre strutture mercantili.