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Massimo Marciani, Presidente FIT Consulting

 

Siamo di fronte ad un cambiamento epocale ed i Mercati debbono si guardare indietro per tenere sempre presenti quelle che sono state le sue origini, ma che poi portasse avanti l’istanza del proprio ruolo nel new normal: è cambiata la società, è cambiato il modello di consumo e quindi che ruolo possono o meglio debbono avere i Mercati nei prossimi anni? Dobbiamo promuovere una dinamica evolutiva come detto endogena perché prima i Mercati assolvevano ad un ruolo che era quello che veniva richiesto da quel tipo di società ed economia.

Oggi sempre ormai indifferibile riportare in chiaro il ruolo del Mercato come componente fondamentale del sistema Italia, sistema in cui l’Agro Alimentare è una caratteristica specifica, un pilastro fondamentale della nostra economia in cui il ruolo di valorizzazione del territorio e di valorizzare delle opportunità non può che essere assolto dai Mercati.

Mercati che non debbono fare concorrenza ai mercati al dettaglio e neppure si debbono dotare di un servizio di logistica in concorrenza con gli operatori dei mercati stessi.

Piuttosto debbono creare le condizioni per attrarre l’operatore di logistica all’interno del mercato, riservandogli uno spazio, riservandogli dei servizi e iniziando in modo puntuale e sistematico a fare cultura nei confronti dei Concessionari in merito alle opportunità offerte da una sempre maggiore ed auspicabile integrazione dei servizi. Nel rispetto della concorrenza e della competizione fra i diversi operatori ovviamente.

È fondamentale attivare una importante e consapevole azione di valorizzazione delle specificità dei Mercati: caratterizzazione del territorio, dignità del lavoro, qualità delle persone che vi operano, conoscenze e professionalità che sono le cifre caratterizzanti dei Mercati ancora troppo poco apprezzate.

La nostra esperienza storica di Paese in grado di esprimere buone pratiche, anche le migliori che se rimangono isolate, costituiscono un arcipelago di eccellenze dove però manca la terra ferma, perché sono tutte piccole esperienze  separate fra di loro che di fatto non raggiungono una “dignità di sistema”.

Il grande ed ancora inesplorato valore aggiunto e specificità dei Mercati sta nella opportunità di sviluppare un modello armonico ed armonizzato a livello nazionale con gli operatori

L’innovazione nei mercati agroalimentari: nuove tecnologie e rispetto ambientale \\ 133

che, pur rispecchiando le specificità dei territori, entrerebbero a far parte di una sorta di franchising della logistica e dei servizi a valore aggiunto in grado, attraverso un approccio unico e coordinato, di dare quell’immagine di sistema che non può che portare sempre maggiore dignità e valore all’intero sistema.

Il focus

Occorre sviluppare una nuova idea di mercato. E’ necessario esaminare la sua nuova funzione nel contesto dell’evoluzione della societ.: prima in una societ. dei bisogni, poi nella societ. dei consumi, ed ora restare in linea con il

cambiamento epocale abilitato dall’affermarsi dei concetti di economia circolare e digitale.

Il Mercato . un punto nevralgico, dove si crea del valore aggiunto puntuale, locale ma occorre fare sistema, non un arcipelago di esperienze di successo ma mettere a disposizione del new norma italiano un modello MAA 4.0 su scala

nazionale.

Occorre quindi avere una visione a cerchi concentrici delle funzioni dei Mercati come descritto di seguito:

missione statutaria (funzione pubblica),
servizi a valore aggiunto,
marchi di riconoscimento,
contatti con l’economia dei territori,
contatti con l’educazione sociale.

………

(continua a leggere sul Libro “I Mercati Agroalimentari MAA 4.0”)