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Workshop CAAR

I Mercati all'ingrosso si trovano a un bivio: o rivitalizzarsi, o percorrere la strada del declino. E per cambiare marcia è indispensabile optare per la digitalizzazione. E' emerso ieri, da diversi relatori, al l convegno "Dalla competizione tra canale moderno e normaltrade, quale futuro per i mercati all'ingrosso" organizzato a Rimini (vedi articolo correlato).

Fra coloro che hanno puntato di più su questo tema della digitalizzazione vi è stato Paolo Merci, direttore di Veronamercato. "Va sottolineato che noi "Mercati" non siamo né i soli, né siamo indispensabili. Quando partecipo a convegni come questo, ho sempre il 'vizio' di sottolineare cosa va migliorato. E margini di miglioramento ne abbiamo: l'aspetto organizzativo va rivisto in molte strutture, e io parlo partendo da quella che dirigo. Siamo solo un centro di evasione di ordini? In questo caso, dobbiamo stare attenti, perché altri lo sanno fare bene quanto noi".

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"E poi occorre ragionare sugli orari, anche per favorire un ricambio generazionale e una nuova organizzazione. Noi apriamo alle 5 del mattino e mi pare che sia già troppo presto. Per il futuro dobbiamo pensare a digitalizzarci sul serio, con una piattaforma che permetta di gestire tutto, anche a livello di export", ha concluso Merci. 

Un'azienda che ha nei mercati all'ingrosso una forte presenza è Melinda, intervenuta al convegno con il direttore Paolo Gerevini e il responsabile commerciale Davide Luchesa. "Ai mercati chiediamo un aiuto - ha detto Luchesa - anche per capire chi siano i cattivi pagatori. A volte capitano aziende che chiudono e riaprono con un altro nome lasciando in giro dei 'buchi'. Quando i responsabili dei Mercati sanno di questi 'giochini', potrebbero mettere a conoscenza tutti gli operatori seri e affidabili, a scopo precauzionale". 

Gerevini ha sottolineato che Melinda cerca di coinvolgere sempre di più i grossisti più attivi, "così come ringrazio tutte quelle strutture che sono collaborative quando lanciamo azioni di promozione e assaggio".

Alessandro Bonfiglioli, direttore del mercato di Bologna, ha ricordato come la collaborazione che sta nascendo con le strutture di Rimini, Parma e Cesena vada proprio nella direzione di fare rete. "Siamo di fronte a cambiamenti sostanziali - ha detto Bonfiglioli, mostrando diversi grafici - che il Covid ha accelerato. Anche le vendite online hanno bisogno dell'ultimo miglio e di qualcuno che organizzi il tutto. Le opportunità ci sono, occorre a noi adeguarci alle mutate esigenze".

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Le conclusioni sono state tratte da Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati. "Ritengo doveroso ringraziare il Caar di Rimini e il direttore per questa opportunità di confronto. Credo che sia emerso chiaramente che dobbiamo partire da un miglioramento del livello imprenditoriale dei nostri operatori. A livello italiano, abbiamo un sistema mercatale troppo atomizzato e occorre tributare un plauso a quanto sta accadendo in Emilia Romagna sul fronte di una visione di intenti e operatività. Anche io concordo sul fatto che la digitalizzazione sia una grande sfida: a livello europeo stiamo facendo pressioni per ottenere una voce dalla PAC, al fine di preservare la nostra identità, qualità delle produzioni locali e servizi. E' fondamentale una piattaforma che sia unica per il maggior numero possibile di mercati, almeno quelli più grandi e strutturati, e per questo abbiamo coinvolto il Ministero dello sviluppo economico".

(Fonte: Cristiano Riciputi, FreshPlazamer 21 ott 2020)