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Mario Bello
, Presidente della Feder op.it  

Dopo la costituzione dell’Osservatorio del Mercati Agroalimentari 4.0, cui la Feder op.it, in rappresentanza delle Organizzazioni dei Produttori della Pesca e dell’Acquacoltura italiane, ha convintamente aderito, la pubblicazione degli Atti dei Convegni, workshop e seminari, promossi dall’ANDMI (“I mercati agroalimentari di quarta generazione”), che hanno effettuato un’approfondita analisi  sullo ‘stato dell’arte’ dei mercati all’ingrosso e degli altri, evidenziandone il trend negativo e i possibili rimedi, rappresenta il miglior modo per presentarsi all’esterno, nei confronti delle Istituzioni interessate e del sistema delle imprese nel loro complesso. 

E’ questa, se si vuole, un’occasione e l’espressione – del sistema mercatale nel suo insieme - per far capire ai nostri interlocutori le dinamiche che sottendono le difficoltà evidenziate, i suggerimenti e le proposte che emergono, per riaffermarne il suo ruolo essenziale nella realtà italiana, così come avviene negli altri Paesi europei, in un processo di innovazione e rinnovamento che è richiesto da più parti. 

La constatazione di fondo che emerge dalla disamina dei tanti interventi svolti è lo stato di disagio e di sofferenza degli attuali mercati interessati, annoverando - tra i fattori più importanti - quello della distribuzione moderna, che rappresenta ormai in termini percentuali i 2/3 della vendita al dettaglio dei prodotti dell’ortofrutta.  

E, se è vero che la grande distribuzione organizzata (GDO) sta lentamen-te disintermediando il dettaglio (che è sempre più marginale negli attuali spazi di mercato), non meno vero è la circostanza che la diffusione di Internet e dell’e-commerce sta disintermediando la figura del grossista (attraverso le attività di digital marketing), con la vendita diretta dei prodotti richiesti, nell’interconnessione tra domanda e offerta. Bisogna prender atto che la net economy e la rete telematica interattiva sono la forma che andrà sempre più a caratterizzare l’epoca post-moderna, in cui la crescita economica e degli scambi è principalmente dovuta all’azzeramento dello spazio e al proliferare degli acquisti e delle vendite dei tanti prodotti (non solo delle derrate alimentari) attraverso il web marketing e l’incontro via Rete in un rapporto diretto tra le imprese e gli acquirenti e/o consumatori. 

In questa logica, i mercati tradizionali (locali, all’ingrosso) e le attività di business – com’è noto - si svolgono in un determinato spazio fisico, nell’ ambito di una catena lineare del valore, quella che passa dalla produzione all’intermediazione di servizi (di informazione, finanziari, di trasporto, ecc.), mentre con le nuove tecnologie il mercato è inserito in rete (space market), e le barriere fisiche e i confini geografici vengono meno, per cui la posizione fisica di un bene diventa puramente virtuale, tanto che oggi si usa dire che "si vende tutto quello che si riesce a distribuire ovunque lo si produca", in quanto chi accede a internet comunica connettivamente con chiunque, fornitore o acquirente che sia in qualsiasi parte del mondo. 

Il cambiamento passa attraverso le nuove strategie innovative, che intervengono sulle dinamiche produttive e di mercato, per cui deve mutare la ‘vision’ per le imprese nei prossimi anni, cui fa riferimento Agricoltura 4.0 (auspicando anche una Pesca e un’Acquacoltura 4.0), per rimettere il settore primario al centro dell’agenda del Paese e, attraverso il digitale e le nuove tecnologie, migliorare la sostenibilità e la resa delle coltivazioni, le condizioni di lavoro e la qualità dei prodotti. 

Se a livello produttivo l’agricoltura di precisione (e in prospettiva anche la pesca) possono diventare protagoniste per lo sviluppo di processi innovativi, anche il sistema dei mercati, cui dovrà guardare con sistematicità l’Osservatorio, può e deve diventare volano di una maggiore efficienza e favorire l’adozione e la diffusione di sistemi di gestione avanzata attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative. 

E’ da presumere che la necessità di raccogliere, elaborare ed analizzare il maggior numero possibile di dati e di informazioni del sistema mercatale (anche, a nostro avviso, di macchinari, impianti, attrezzature e via dicendo), a livello nazionale ed internazionale, come si prefigge l’Osservatorio, per poi confrontarle nella loro interrelazione, sia essenziale per individuare poi le linee direttrici alle quali guardare, e da sottoporre agli organismi pubblici per le opportune misure e risorse da prevedere ai fini di un rilancio nel segno dell’innovazione. 

La nostra Organizzazione intende lavorare a questa prospettiva, prendendo in considerazione progetti e iniziative, che prestino attenzione all’esigenza di elevare la competitività del sistema produttivo e commerciale del sistema alimentare, rafforzando, ove possibile, la qualità e l’eccellenza del nostro made in Italy.