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Mario Bello – Presidente dell’Organizzazione Interprofessionale della Filiera Ittica

Vorrei esprimere, nella veste di Presidente dell’Organizzazione Interprofessionale della Filiera   Ittica, il mio ringraziamento personale e quello dei Soci, all’Associazione Nazionale dei Direttori e Dirigenti dei Mercati all’Ingrosso (ANDMI), e del Suo Presidente, Pietro Cernigliaro, per la recente adesione al nostro organismo, recependo in tal modo non solo un’esigenza espressa dai vari “attori” della filiera dalla stessa rappresentati, ma anche dall’importanza oggettiva che i mercati hanno nelle transazioni dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Essere “dentro” un’Organizzazione interprofessionale – la prima riconosciuta in Italia nel settore della pesca – significa diventare partner e interagire con una parte preponderante della produzione ittica, espressa dalle Organizzazioni di produttori e, a valle, dalla rappresentanza delle maggiori aziende italiane di lavorazione e trasformazione dei prodotti agroittici, oltre che delle imprese impegnate nel dettaglio dell’alimentazione e dei pubblici esercizi, cui aderiscono oltre 300.000 imprese, con una serie di punti di ristorazione diffusi sull’intero territorio nazionale.

Questo ha una valenza che non vuole essere solo di carattere numerico – anche se è l’espressione di un interesse significativo dell’intero settore produttivo – ma assume un significato che va oltre, in relazione alle “funzioni” che l’O.I. Filiera Ittica è chiamata a svolgere in questo contesto e che ci viene riconosciuta dalla disciplina adottata dall’Unione europea, in materia di Organizzazione comune dei mercati (OCM).  

Sono funzioni ambiziose, quelle indicate nel regolamento, di “promuovere i prodotti” ittici, di migliorare la “qualità”, la “conoscenza” e la “trasparenza della produzione e del mercato”, di svolgere attività di formazione, di realizzare ricerche e studi di mercato, ecc., alle quali non vogliamo sottrarci e che devono essere sempre più ‘parti integranti’ della nostra azione da svolgere.

Nell’Assemblea tenuta nei giorni scorsi ci siamo soffermati su “idee e progetti” che possono dare corpo alla nostra attività, attraverso alcune iniziative da organizzare e mettere in campo, anche per dare visibilità all’impegno che verrà profuso da parte di tutti, per il ruolo svolto da ognuno lungo la filiera.

In questo ambito, si ritiene che l’ANDMI, per il collegamento che ha con la rete dei mercati ittici costieri e quella dei mercati all’ingrosso, possa svolgere un compito significativo nel contesto della filiera ittica e nell’interesse generale della pesca e dell’acquacoltura - qual è il nostro intento – con ciò perseguendo gli obiettivi comunitari di uno ‘sviluppo sostenibile’, e di una ‘cultura alimentare’, che deve essere recuperata come consumatori.

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