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di Stefano Zocca
Dirigente Regione Emilia-Romagna

 

Nonostante la sua grande popolarità, non c'è ancora un nome preciso: nel mondo anglosassone lo chiamano "locavorismo," altri "localismo" (locavore, localvores). In italiano la definizione migliore potrebbe essere "mangiare locale".
Ma se esistono differenti opinioni sul nome, tutti sanno più o meno quello che è: comprare cibo dai produttori locali. Praticamente ogni città ha ora un” mercato contadino”. I migliori ristoranti hanno cominciato ad utilizzare solo materie prime provenienti da aziende agricole locali. I critici gastronomici si deliziano, commentando la delicatezza di un agnello adagiato su erbe locali, o la freschezza di un ravanello strappato dal terriccio locale.

piccole virtù e grandi rischi a causa del decreto Madia

Massimo Torchio
Direttore del mercato

Ha sede a Canale, in provincia di Cuneo, al confine con Asti e Torino.
Istituito con regio decreto nel 1908, è esclusivamente alla produzione; oggi è frequentato da oltre 400 produttori del sud Piemonte e vede la partecipazione di oltre 100 ditte acquirenti, con prevalenza di ambulanti, piccoli esercenti e ristoratori.
Il mercato si sviluppa su un’area di 32000 metri quadrati di cui 12000 coperti. I prodotti commercializzati sono strettamente legati alla stagionalità e si caratterizzano per freschezza e qualità organolettica.

di Pietro Cernigliaro

L’E-commerce avanza!  Leggo nel Corriere della Sera-Economia, del 17 ottobre 2016,  un  interessante  articolo di  Roberta Scagliarini  su come  “i discount,  le catene specializzate… stanno portando innovazione nei carrelli, più delle supercatene del largo consumo” mentre i grandi della Grande Distribuzione, in Italia, segnano il passo per diversi motivi tra i quali, quella di una burocrazia invasiva che frena lo sviluppo e quella di una pianificazione logistica che intende privilegiare la ristrutturazione dei punti vendita anziché avviare una politica di fusioni e acquisizioni.

di Marco Sibani

 

La “caduta del muro di Berlino” nel 1989 rappresentò l’atto emblematico finale del collassamento dell’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) con conseguente dissoluzione del regime politico, la rinascita di nuove repubbliche autonome e, soprattutto, la fine dell’economia marxista.

Questo evento, di portata storica, suscitò anche profonda preoccupazione nei Paesi occidentali, impauriti che tutta l’economia mondiale potesse crollare.

Da qui una serie di iniziative volte a sostenere questi nuovi Stati, favorendo il passaggio verso l’economia di mercato.

di Pietro Cernigliaro

 

E’ stato finalmente approvato in via definitiva il disegno di legge contro il caporalato e lavoro nero in agricoltura.
Le misure più significative riguardano: