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Mauro Ottaviano
Vice Presidente ANDMI

Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina recentemente ha auspicato la trasformazione di questo ministero in quello del settore agro-alimentare. Opinione, a mio parere, molto condivisibile e che si muove lungo una linea innovativa di intersettorialità e di governo dell’insieme dei processi produttivi, industriali, commerciali e distributivi.

Tale scelta potrà sicuramente essere importante anche per rinnovare la strategia dei e sui Mercati Italiani. Si potrà (e si vedrà) ricondurre compiti oggi assegnati alle Regioni in materia di Mercati in ambito nazionale costruendo così una Rete o un Sistema di mercati all’ingrosso e al dettaglio, come avviene in altri importanti paesi europei come la Spagna e la Francia, che ne hanno fatto una rete strategica per lo sviluppo economico nazionale.

 


E’ nel MIPAF che si può intravedere un punto di riferimento organico per lo sviluppo dell’intero settore. Dunque, chiederei al Ministro Martina di farsi immediatamente promotore di un tavolo con tutti i soggetti interessati per delineare un percorso in tal senso. Al di là delle specifiche competenze che oggi sono disperse,  inviterei sia il  MIPAF a costituire un punto di riferimento e un interlocutore dove poter definire una progettualità condivisa nell’interesse generale del settore.

Quali i punti che a mio parere dovrebbero costituire la base di un confronto:

  • Una Nuova Legge Nazionale sui Mercati;
  • La costituzione di un soggetto giuridico nazionale (vedi esperienza Spagna) che gestisca una rete integrata di mercati all’ingrosso e mercati al dettaglio;
  • Una rete nazionale facente capo al soggetto giuridico nazionale costituita dai più rilevanti mercati, Centro Agroalimentari e con i mercati al dettaglio delle città;
  • I Mercati all’ingrosso della Rete Nazionale dovrebbero svolgere un ruolo di HUB, grandi piattaforme logistica-distributive con funzione di terminal per l’arrivo delle derrate alimentari nazionali e internazionali e punto di partenza per la distribuzione nelle città e nelle più ampie aree territoriali.
  • I Mercati all’ingrosso della Rete dovrebbero avere la presenza di una produzione agricola che possa essere valorizzata nella sua tipicità con forti legami territoriali e dove possa essere venduta la migliore produzione locale e di specifiche varietà. Quindi luoghi dove si possa vendere all’ingrosso il prodotto migliore della propria azienda per valorizzarlo e commercializzarlo nel pieno rispetto della tracciabilità e della trasparenza;
  • I Mercati al dettaglio dovrebbero, attraverso una adeguata ristrutturazione (chiusura di alcuni, risistemazioni di altri) diventare luoghi non solo di acquisti garantiti per i consumatori ai fini della qualità e del prezzo ma anche “piazze” di incontro sociale e culturale (vedi esperienze come quella di Madrid) con la presenza della ristorazione e di importanti eventi;
  • I Mercati dovrebbero garantire di adottare mezzi di trasporto ecologici soprattutto nell’ultimo miglio verso i centri urbani, una corretta e economica gestione dei rifiuti e delle acque oltre che alla utilizzazione e sperimentazione di tutte le forme di energia rinnovabile e pulita;
  • I Mercati dovrebbero garantire efficienti controlli sulla qualità dei prodotti, sulla tracciabilità, sulla etichettatura, sulla trasparenza dei prezzi e sulla piena applicazione delle normative fiscali al fine di determinare una giusta competizione tra gli imprenditori negli interessi dei consumatori finali. Nei Mercati vi dovrebbero essere sistemi di rilevazione dati con criteri uniformi utili alla rete nazionale e non elaborati da enti la cui ricaduta è solo parziale come avviene attualmente.

   -    I Mercati dovrebbero garantire una efficace ed efficiente lotta contro ogni forma di abusivismo commerciale e i diritti di tutti i lavoratori, e sono tanti, impiegati in tutta la filiera in termini di sicurezza e prevenzione sul lavoro e in termini di applicazione dei Contratti di lavoro.

   -  I Mercati dovrebbero essere presidiati da tutte le istituzioni preposte, dalle forze dell’ordine complessivamente intese (polizia, carabinieri, guardia di finanza), alle ASL, ai NAS, alle Capitanerie di Porto, ad Agecontrol, agli enti preposti del Ministero dell’Agroalimentare e della Salute.

       Ecco, sia pur sinteticamente, questi mi sembrano i temi sui quali confrontarci e sfidare l’intero sistema dei mercati ed invitare il governo ad affrontarli con una sintesi più alta. Io penso che noi come ANDMI potremmo dare un importante contributo. Inviterei tutti a mettere da parte individualismi e settorialismi confrontandosi nel merito e ad individuare le opportune soluzioni sempre negli interessi più generali del settore e del nostro Paese.