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di Alfred Frei
Consigliere Nazionale Andmi  - Coordinatore Comitato Redazione

 

C’è un detto: non tutto il male viene per nuocere. Forse le prospettive del decreto “Madia” oltre ad essere molto rischiose per i mercati all’ingrosso, possono consentire, in un momento di grande confusione, l’elaborazione di una necessaria visione d’insieme.
Una nuova progettualità per i Centri agroalimentari in Italia si impone comunque, pena “ il rischio di un rapido, generalizzato, irriflessivo abbandono di queste strutture da parte delle componenti pubbliche” come segnalato dal nostro Presidente Cernigliaro al Dr. Valentino Di Pisa, Presidente Fedagro, con lettera del 3 maggio 2016.


Toccherebbe all’intero comparto fare precise proposte circa la corretta ed equilibrata gestione dei Mercati in questa annunciata fase di “dismissioni dalle partecipate”.
In effetti, si tratta non solo di salvare il salvabile, ma individuare, riconsiderare, progettare nuovi possibili importanti ruoli che possono, ancora oggi, esercitare i mercati, pur nel rispetto di una corretta ed economica gestione.

Al riguardo la nostra Newsletter intende portare un proprio contributo:
a suo tempo (2004) tramite l’Unione Mondiale dei Mercati  (WUWM) è stato predisposto un “ Manuale di Corretta Prassi Operativa per Enti Gestori di Mercati all’Ingrosso nell’Unione Europea”  con l’obiettivo generale di fornire consigli e orientamenti sulla sicurezza alimentare e sull’applicazione del sistema HACCP. In stretto collegamento con lo stesso viaggia la definizione ufficiale UE “  che mette in evidenza che i mercati all’ingrosso sono imprese alimentari  e in analogia gli Enti Gestori dei mercati all’ingrosso sono operatori del settore alimentare che assolvono ad una evidente funzione pubblica. Per questo motivo è stata proposta alla  Commissione dell’UE la seguente definizione di mercato all’ingrosso:

 “Mercato all’ingrosso significa un insieme di strutture gestite come un’impresa alimentare da un Ente Gestore del mercato entro il cui perimetro operano imprese alimentari  indipendenti con la possibilità di condividere installazioni comuni dove i prodotti alimentari vengono commercializzati, immagazzinati,  preparati o trasformati”

Ebbene l’Andmi, attraverso il suo strumento “operativo-comunicativo” la NEWSletter, partendo dalle proprie proposte formulate in una ipotesi di sviluppo funzionale e strutturale e sicuramente non immobiliare di un nuovo piano Mercati  che trova la sua genesi nel volume “ Mercati all’Ingrosso di terza generazione” nel prossimo numero monotematico e nei numeri successivi, ancora una volta si presenterà, con proprie linee di condotta, a tutte le componenti pubbliche e private del settore con un chiaro, disinteressato invito di collaborazione.

Ci sia consentito di concludere con le importanti dichiarazioni di Luca Bianchi Capo Dipartimento delle politiche competitive e della qualità agroalimentare del Mipaaf effettuate in occasione di un convegno  organizzato l’11 maggio 2016 da Fedagro-Confcommercio: dice il Dr. Bianchi  “Dobbiamo fare un ragionamento più strategico sull’intera filiera, non fermandoci solo alla discussione sugli orari, ma creando progetti condivisi fra tutti gli attori per tutelare il prodotto di qualità e soprattutto il consumatore finale. Insieme dobbiamo pensare a riorganizzarci con l’obiettivo di valorizzare i nostri prodotti”.

Per il Ministero i mercati rappresentano degli attori fondamentali per il settore e per questo devono stabilmente far parte di tutti i tavoli di lavoro e di decisione della filiera agroalimentare. “I mercati – continua Bianchi - devono sfruttare al meglio le loro qualità, e cioè la trasparenza, la sostenibilità e la tracciabilità. Devono inoltre puntare sul rapporto con i consumatori, informandoli e coinvolgendoli nelle varie fasi del processo che porta i prodotti sulla tavola dei consumatori. Il Ministero crede fortemente che i mercati siano degli attori rilevanti per la filiera e per questo vuole lavorare su tutti i lati del settore, che è proprio quello che si intende quando si parla di Ministero dell’Agroalimentare. Quindi i punti su cui i mercati all’ingrosso devono agire sono due: collegarsi con tutta la filiera e puntare su un prodotto che sia di qualità, sostenibile e tracciabile”.

Per saperne di più

Scarica il testo introduttivo al decreto dal seguente link >>