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a cura di MARCO SIBANI

Fu il ricercatore francese Raul Green a proporre il concetto di "mercati di terza generazione" in occasione del Congresso del WUWM di Lisbona del 2003, ispirandosi al dinamismo dei mercati di Parigi Rungis e Mercabarna di Barcellona.

 

RungisMa fu soprattutto il Convegno internazionale di Bolzano del 2004 - dal titolo significativo di "I mercati di terza generazione fra globalizzazione e valorizzazione del territorio" - a sviluppare questo concetto e renderlo un obiettivo da perseguire da parte dei "nuovi" mercati.

In effetti in Italia si andava concludendo la fase di rinnovamento strutturale ed organizzativo dei nostri maggiori mercati in forza della legge 41/86. Ma, nel contempo, si stava avviando la mondializzazione dei commerci rendendo fortemente competitivi i nuovi, seppur lontani, paesi. 


Da qui l'importanza di assicurare un futuro per i nostri "nuovi" mercati. 

Ancora una volta l'ANDMI attivava a Bolzano, grazie al Direttore Alfred Frei, un importante momento di studio e di riflessione sul futuro dei nostri mercati. Argomento talmente importante da venire riproposto nel 2005 a Siracusa con il tema "L'integrazione e la dinamica dei mercati di terza generazione del bacino del Mediterraneo" e nel 2006 a Fasano con il tema "La Puglia verso i Balcani ed i paesi del mediterraneo: una grande opportunità per lo sviluppo dell'interscambio commerciale dei prodotti agroalimentari attraverso i mercati all'ingrosso"

Questi temi vennero poi riesaminati e riassunti in una specifica pubblicazione, curata dall'INDIS Unioncamere e dall'ANDMI nel 2009, dal titolo "I mercati agroalimentari all'ingrosso di terza generazione".

In sostanza il concetto di "mercato di terza generazione" intende rappresentare l'ultimo dei tre possibili livelli funzionali del mercato all'ingrosso:

- il primo livello o prima generazione,  rappresentato dai mercati che per millenni hanno trovato logica ubicazione nel centro della città con una funzione essenzialmente commerciale e di approvvigionamento della popolazione urbana; 
- il secondo livello o seconda generazione, si riscontra quando la funzione dell'ingrosso si separa anche fisicamente da quella del dettaglio: mentre quest'ultima permane nel centro urbano (ad esempio attraverso i mercati rionali), la prima si localizza alla periferia della città acquisendo anche la funzione logistica (aggancio alla rete stradale e ferroviaria);
- il terzo livello o terza generazione, si consegue aggiungendo sempre nuovi servizi e includendo i clienti (specie medio e grandi) all'interno del mercato.

Fra i servizi che si aggiungono a quelli canonici (logistica di base, controlli di qualità, rilevazione elaborazione e diffusione dei prezzi, ecc.) quelli maggiormente significativi tendono a identificare, qualificare e valorizzare i prodotti tipici del territorio. Infatti in una fase di fortissima concorrenza - che si sviluppa a livello mondiale - solo attraverso una attenta, seria ed intelligente valorizzazione delle produzioni tipiche possibile "conquistare" il consumatore e, nel contempo, tutelare l'economia dei nostri territori.

Come giustamente sottolineato fin dall'inizio dal Convegno di Bolzano.

Naturalmente molti altri servizi qualificano i mercati di terza generazione: avremo modo di esaminarli.