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di Pietro Cernigliaro

 

In origine l’idea apparve buona: la legge 41/86 prevedeva, tra gli obiettivi della realizzazione del Piano nazionale dei mercati agroalimentari all’ingrosso, anche il “collegamento tra le piazze per assicurare la conoscenza in tempo reale di stocks, prezzi e flussi di prodotti commercializzati” (delibera CIPE 21.12.1989).

Pertanto il legislatore, con la legge 421/96, istituì il Consorzio Obbligatorio tra gli Enti Gestori - che in sede di costituzione  prese il nome di “Consorzio Infomercati” - assegnandogli il compito di normalizzare ed armonizzare le attività dei vari mercati all’ingrosso, mentre con legge 140/99, art. 5, mise a disposizione degli enti gestori dei mercati e dei Centri agroalimentari all’ingrosso - per le attività iniziali di sviluppo del sistema di raccolta e gestione delle informazioni provenienti dalle varie piazze - finanziamenti fino all’80% del costo per l’acquisizione dei sistemi locali e delle procedure di collegamento con il sistema centrale del Consorzio Infomercati.

Al Consorzio partecipavano gli enti gestori dei mercati e dei centri agroalimentari all’ingrosso, Mercati Associati (associazione degli enti gestori dei mercati) e la Fedagro (federazione grossisti dei mercati all’ingrosso). Il Consorzio operava sotto la vigilanza del Ministero delle Attività Produttive.

Con Decreto Ministeriale dello Sviluppo economico del 2 agosto 2016, pubblicato sulla G.U n. 237 del 10 ottobre 2016, è stato approvato il nuovo statuto contenente modifiche necessarie alla cessazione ed alla liquidazione, con trasferimento delle funzioni ad  altro  soggetto,  del  Consorzio  obbligatorio  per  la  realizzazione e la gestione del sistema informatico dei mercati agroalimentari all’ingrosso, previsto dal Decreto Legge 17 giugno 1996, n.321 convertito dalla legge 8 agosto 1996, 421 denominato “Consorzio Infomercati”. (Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico)

Si chiude definitamente un capitolo che ha visto una vita travagliata del Consorzio la cui attività di rilevazione ed elaborazione dei prezzi dei prodotti commercializzati nei mercati all’ingrosso, è stata circoscritta a un ridotto numero di mercati per la mancata adesione dell’intero sistema nazionale, suscitando, spesso, nel corso degli anni, forti polemiche sulla organizzazione e animate contrapposizioni tra i soci con ricorsi e impugnative giudiziarie che hanno di conseguenza paralizzato l’attività, per un lungo periodo.

La fine ingloriosa di questa esperienza deve far meditare.

Ci auguriamo che il nuovo soggetto chiamato ad assorbire le funzioni del Consorzio possa lavorare in serenità e offrire un servizio adeguato.

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